I giorni trapassati
![]() |
Questo testo è completo. | ![]() |
I
giorni trapassati
non ponno ritornare; convien lassare – la mia contrada antiqua. Madonna, io son venuto a inginocchiarmi avanti ai tuo' bei piedi, a dimandarti adiuto[1]. A sto meschin sta grazia gli concedi. Deh, fa' che non la neghi sta grazia piccolina, rosa divina, – al tuo caro amadore. Deh fa' che 'l mio servire trovi mercede, e donagli conforto! Non mi lassar morire per lo tuo amore, o fresco giglio d'orto. Tu mi consumi a torto; deh non mi far penare, voglimi trare, – rosa, di tanto ardore. Da poi che tu te n'avedi, del bon amore e 'l modo che ho tenuto, gettomi ai tuo' bei piedi: non voler che per servir sia distruto. Già tu hai cognosciuto l'amor che t'ho portato. Deh, fa' beato – ormai sto tristo core.
[1] Adiuto: "aiuto" inteso come richiesta di pietà del poeta per il suo amore (nota del testo originare)
(Fonte: Paravia, Belle Lettere, pp. 603-604)