Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo LX

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo LX
Illustrazioni al Libro V - Capitolo LIX Illustrazioni al Libro V - Capitolo LXI
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Capitolo LX.

Solino somministrò nel suo cap. XXVII la materia di questo capitolo.

La favolosa facoltà della pantera, di esalare dalla bocca un grato odore, non è a dire se fosse decantata dagli innamorati dei tempi classici. Eccone un esempio nelle Rime antiche di Mazzo del Ricco da Messina.

Ben passa rosa e fiore La vostra fresca ciera Lucente più che spera, E la bocca alitosa, Che rende maggio odore, Che non fa una fera Che ha nome la pantera, Che in India nasce e usa Soura ogni acqua.

// Canzoniere Chigiano, L. Vili. 305 fol. 83 Propugnatore, anno X (1877), voi. I, pag. 402.

Guido Guinicelli cantava:

Di un" amorosa parte
Mi voii voler clìo solo.

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Che inveì’ me più sole,
Cile non la la pantera,
Che usa in una parte
Che lavautisce sole
Che di più color sole
Suo viso che pantera.

Canzoniere Chigiano L. Vili, 305, nel Propugnatore (1877) Voi. 1 2mg. 133.

Pare che Madonna dovesse essere molto innanzi nei misteri di Amore per comprendere codesto gergo di Messere!

Veggasi anche nel Tesoro il cap. XR’del libro Vili, dove dipinge la bellezza di Isotta.

Capitolo LXI

Postilla il Serio: Solinus cap. XLIII, Plinius, Vili, 34: Mittit (Etiopia) et Tarandum, bovem magnitudine, bisidco vestigio, ramois cornibus, capite cervino, ursino colore.

Capitolo LXII.

Postilla il Carrer: «Ella lasciò lo figliuolo che ama più ecc.» Di questo costume della simia cantò