Il Tesoro (Latini)/Illustrazioni al Libro V/Capitolo XXIX

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XXIX
Illustrazioni al Libro V - Capitolo XXVIII Illustrazioni al Libro V - Capitolo XXX
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e

che la varia li’zione Liipica sia da doversi scrivere L’upica.

Nella Crusca alla voce Poìa, Franco Sacchetti Op. div. 90; recita quasi alla lettera questo medesimo fatto; ma nella lezione: «E poi traggono tutte le penne vecchie, e cavano loro gli occhi, e covangli infino a tanto che le penne sono loro rimesse» leggi, e corano loro gii occhi. — S’io dico ver, l’effetto noi nasconde.

Capitolo XXIX.

Postilla il Carrer: Questo «ver ceselle» non era nell’edizione del secolo XV. Prima ve ’l pose r edizione 1528, copiata da quella del 1533.

Capitolo XXX.

La notizia presente sul pellicano, è tratta da s. Agostino (in psahn. CI), e da s. Isidoro (Chngin. Uh. XII). La distinzione delle due specie di pellicani, è tratta da s. Girolamo nel commento al medesimo salmo CL

Note sono queste tavole sul pellicano credute dagli antichi. Se la Bibbia ne parla, e la Chiesa poi le ripete, come credenze popolai’). cIipccIk’ dira il