Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo XII

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Capitolo XII. Dei falconi

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XII. Dei falconi
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Capitolo XII.


Dei falconi1.


Falconi sono di sette generazioni, e ’l primo lignaggio sono lanieri, che sono siccome villani2 in fra gli altri. E questi medesimi sono divisati in due maniere: onde quelli che hanno la testa piccola, non vagliono nulla; e quelli che hanno grosso il capo, e lungo il becco3, e l’ale lun[p. 158 modifica]ghe, la coda corta e’ piedi grossi e formati4, sono buoni, tutto ch’elli siano duri a conciare, ma chi li5 fa mudare tre volte, ne può prendere ogni uccello.

Lo secondo lignaggio son quelli che l’uomo appella pellegrini, perchè persona non può trovare lo loro nido, anzi son presi siccome in pellegrinaggio. E’ sono molto leggieri a nudrire, e cortesi, e di buon’aria, e valenti e arditi6.

Lo terzo lignaggio son falconi montanini, ed è conoscente per tutti luoghi, e poi ch’egli è privato non fuggirà giammai7.

Lo quarto lignaggio sono falconi gentili che prendono la grue8, e vagliono poco a persona che sia senza cavallo, però che fanno molto lungo volare9.

E sappiate, che di questi quattro lignaggi, voi dovete iscegliere quelli che hanno la testa piccola. [p. 159 modifica]Lo quinto lignaggio sono gerfalchi, i quali passano tutti gli uccelli della loro grandezza, e sono forti10 e fiori e ingegnosi, bene avventurati in cacciare e in prendere.

Lo sesto lignaggio è lo sagro. E quelli sono molto grandi, e somiglianti all’aquila11 bianca; ma degli occhi e del becco e dell’ale e dell’orgoglio12 sono somiglianti al girfalco, ma trovansene pochi13.

Lo settimo lignaggio si è falcone randione14. Cioè lo signore e re di tutti gli uccelli, chè non è niuno che osi volare appresso di lui, nè dinanzi15, che caggiono tutti stesi16 in tal maniera che l’uomo li puote prendere come fossero morti. Ed eziandio l’aquila non osa volare colà dov’egli [p. 160 modifica]sia, e per paura di lui non appare colà dove sia17.


  1. De tous faucons.
  2. Corretto vani, che nel ms. Vis. è nani, in villani, col t vilains.
  3. Aggiunto: lungo il becco, col ms. Vis. e col t: et long bec.
  4. Il t: piez ainglantins.
  5. Corretto lo in li, colla grammatica, e col t: li autres, qui etc.
  6. Il t: molt vaillanz, et de bone maniere.
  7. Corretto nascondente, e nascoso, in conoscente, e privato (cioè domestico) col ms. Vis. e colla variante privez del ms. Cap. Veron. non che col t: coneuz, e pris, colla variante prives di un codice del Chabaille.
  8. Il t: ou gruier.
  9. Il t: qui vaut miex que li autre; mais il n’a mestier à home à piè; cor trop le covient suirre.
  10. Il t: fors, et aspres, et fiers.
  11. Il t: aigle blanche: aggiunto bianca col t.
  12. Dell’orgoglio, manca al t, ma è in sei codici del Chabaille
  13. Il t: jà soit ce que je n’aie home trovè, qui le veist onques.
  14. Il t aggiunge:breoton, que li plusor apelent rodio. Il ms. Vis. rodione. Il Chabaille ha la variante falcrodios di un ms.
  15. Il t: voler devant lui.
  16. Il t: touz estourdiz.
  17. Il t: por la paor de lui, n’ose aparoir là ou il est. Qui segue il t: et en some, tuit faucon qui ont les piez gros, et les genoils plains de nous autressi comme souros et sauagves regart et flammeans, et les oils terribles, et les eles grosses par dessus, et les ongles noires et bien agües et luisans, et il est bons se il a la teste par misure, meismement se il est bien espés par le piz.