Il cavallarizzo/Libro 2/Capitolo 21

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Cap 21. Dell'aiuto della bachetta.


L’Aiuto di bachetta si fa in un di questi modi, col svinchio & fischio della bachetta, col battere di tutta questa, con la punta solo, & col mezzo d’essa; & anco con quella parte, che tre ò quattro dita avanzate sotto il pugno; & con la mostra solamente di quella. Quanto al svinchio & fischio, questo non deveria servire se non di poi che il cavallo intende bene tutti gl’altri aiuti di bachetta, e che sa maneggiarsi ad ogni mano. Del quale aiuto all’hora si potrà servire il cavalliere, quando non vorrà aitare il cavallo di voce. Et à cavalli di buon animo, & sensitivi giova molto; ancorche alli altri giovi [p. 77v modifica]assai, e doni ardire risvegliandoli. Il battere di tutta la bachetta è quando voi per far andar innanzi il cavallo al trotto, ò al galoppo, ò alla carriera, & anco alle volte scempie, & raddoppiate tanto alla terra quanto in aere gagliarde con calci e senza, così anco alli salti lo percotete sull’una delle spalle, nè fianchi, delle bande della croppa, over nelle gambe e bracci. Questo tal battere giovarà molto essendo fatto à tempo; e tanto più quanto più l’accompagnerete con gl’altri aiuti, & massime con quello della voce. E lo potrete anco usar prima dell’andar di passo, nel quale devete così alle volte con la bachetta battere il cavallo nelle braccia; accioche le rilevi meglio, & vadi più risentito; & con la testa più rilevato. Il medesimo farete nel trotto, & anco nel galoppo ordinario. Ma nella carriera lo batterete ò sulle spalle, over ne’ fianchi forte, ma di raro, & anco il svinchio alcuna volta si pò usare. Nel parare volendolo alle pesate, si deve aiutare di bachetta sull’una delle spalle qual meglio vi vien commoda; & qual più aggiusta in questo caso il cavallo, & battendolo lo dovete battere in questa guisa di volta in volta, e di pesata in pesata; essendovi però il bisogno. A me non piace generalmente che si batta sulla spalla destra quando si richiede alle pesate: perche facimente potrebb’essere che’l cavallo torcessi il muso & il collo sulla sinistra. Però lo batterete su quella che piu sarà al proposito. Se lo volete levare à i salti nel parare, potete subito che gl’havete data la bachetta sulla spalla, secondar l’altra sul fianco. E ne gl’altri salti, & galoppo gagliardo potete fare il medesimo bisognando; & il medesimo vi gioverà anco nel raddoppiar alto. Ma avertite, che le parcosse siano corrispondenti, preste, à tempo, & che l’una non aspetti l’altra quando il bisogno lo richiede à questo. Et nel fine dei salti, e del raddoppiar gagliardo, siano le botte più gagliarde, piu vive, & aiutate da quella voce, che a sì fatto modo si conviene: che non sarà in questo caso disdicevole; ancor che fosse fatta in presenza di qual si voglia Principe, & cavalliere. Ma quando il cavallo vi vien leggiadro dinanzi al parare, & a’ salti allhora senz’altro battere sulle spalle, e ne’ fianchi, lo potete richiedere à i calci lasciandovi calar la punta della bachetta dietro alle spalle sulla croppa del cavallo. Col mezzo d’essa lo aiutarete suo collo quando vorrete che non partendosi da luogo, non stia fermo, & che con buona gratia stia hora rilevando un piede, & hora un’altro; & anco quando vorrete che stia fermo. Ne vi maravigliate che tal aiuto facci due effetti contrarij, perche nell’uno non si procede come nell’altro, conciosia che nel primo voi andate percotendo col mezzo della bachetta traversata sul collo, & nel secondo voi ce la tenerete ferma così traversata. Giova similmente questo in carezzar il cavallo & assicurarlo della bachetta: della quale in quel modo intend’io col mezzo, quando la traversate al collo del cavallo di sorte, che d’essa, e del cavallo ne fate croce; & [p. 78r modifica]così stando, alzate il pugno un poco, & abbassandolo col mezzo d’essa lo percoterete à traverso dell’inarcatura del collo, tante volte quante vi paiono necessarie. Benche à non voler che stia fermo in quattro, si può anco calare la bachetta, & percoterlo pian piano sulle braccia. Con quella parte poi, che tre diti vi deve avanzar sotto il pugno lo potete aitare nel fianco, quando spingesse la croppa sulla man dritta; & anco vi gioverà in segno di carezze, ingratarli il guidaresco con essa, & parte del cordon del collo: la mostra della bachetta giova, e da gratia al cavalliero nel girar il cavallo. Perche girandolo alla sinistra ne i repeloni deve meter la punta della bachetta, appresso all’occhio dritto poco più d’un palmo; over abbassarla alquanto verso la spalla dritta; non discostando però il pugno molto dal suo luogo. Et volendo il cavallo ne i repeloni alla destra devete lasciarla calare sulla spalla sinistra del cavallo non discostando, ne anco troppo l’uno pugno dall’altro. Che in vero pare che il disdichi molto, & habbi troppo dell’affettato quel tanto alzar di mano, di bachetta; & discostar tanto l’un pugna dall’altro quanto si fa hoggidì da molti affettatissimi.