Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante/I Vita di Dante/V. Amore per Beatrice

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I Vita di Dante - IV. Impedimenti avuti da Dante agli studi I Vita di Dante - VI. Dolore di Dante per la morte di Beatrice

[p. 10 modifica] ingiustamente meritò altissimi titoli: percioché alcuni il chiamarono sempre «poeta», altri «filosofo» e molti «teologo», mentre visse. Ma, percioché tanto è la vittoria piú gloriosa al vincitore, quanto le forze del vinto sono state maggiori, giudico esser convenevole dimostrare, di come fluttuoso e tempestoso mare costui, gittato ora in qua ora in lá, vincendo Tonde parimente e’ venti contrari, pervenisse al salutevole porto de’ chiarissimi titoli giá narrati.

IV

IMPEDIMENTI AVUTI DA DANTE AGLI STUDI

Gli studi generalmente sogliono solitudine e rimozione di sollecitudine e tranquillitá d’animo disiderare, e massimamente gli speculativi, a’ quali il nostro Dante, si come mostrato è, si diede tutto. In luogo della quale rimozione e quiete, quasi dallo inizio della sua vita infino afl’ultimo della morte, Dante ebbe fierissima e importabile passione d’amore, moglie, cura familiare e publica, esilio e povertá; l’altre lasciando piú particolari, le quali di necessitá queste si traggon dietro: le quali, accioché piú appaia della loro gravezza, partitamente convenevole giudico di spiegarle. V AMORE PER BEATRICE Nel tempo nel quale la dolcezza del cielo riveste de’ suoi ornamenti la terra, e tutta per la varietá de’ fiori mescolati fra le verdi frondi la fa ridente, era usanza della nostra cittá, e degli uomini e delle donne, nelle loro contrade ciascuno in distinte compagnie festeggiare; per la qual cosa, infra gli altri per avventura, Folco Portinari, uomo assai orrevole in que’ tempi tra’ cittadini, il primo di di maggio aveva i circustanti [p. 11 modifica] vicini raccolti nella propia casa a festeggiare, infra li quali era il giá nominato Alighieri. Al quale, si come i fanciulli piccoli, e spezialmente a’ luoghi festevoli, sogliono li padri seguire, Dante, il cui nono anno non era ancora finito, seguito avea; e quivi mescolato tra gli altri della sua etá, de’ quali cosí maschi come femmine erano molti nella casa del festeggiante, servite le prime mense, di ciò che la sua picciola etá poteva operare, puerilmente si diede con gli altri a trastullare. Era intra la turba de’ giovinetti una figliuola del sopradetto Folco, il cui nome era Bice, comeché egli sempre dal suo primitivo, cioè Beatrice, la nominasse, la cui etá era forse d’otto anni, leggiadretta assai secondo la sua fanciullezza, e ne’ suoi atti gentilesca e piacevole molto, con costumi e con parole assai piú gravi e modeste che il suo picciolo tempo non richiedea; e, oltre a questo, aveva le fattezze del viso dilicate molto e ottimamente disposte, e piene, oltre alla bellezza, di tanta onesta vaghezza, che quasi una angioletta era reputata da molti. Costei adunque, tale quale io la disegno, o forse assai piú bella, apparve in questa festa, non credo primamente, ma prima possente ad innamorare, agli occhi del nostro Dante: il quale, ancoraché fanciul fosse, con tanta affezione la bella imagine di lei ricevette nel cuore, che da quel giorno innanzi, mai, mentre visse, non se ne diparti. Quale ora questa si fosse, niuno il sa; ma, o conformitá di complessioni o di costumi o speziale influenzia del cielo che in ciò operasse, o, si come noi per esperienza veggiamo nelle feste, per la dolcezza de’ suoni, per la generale allegrezza, per la dilicatezza de’ cibi e de’ vini, gli animi eziandio degli uomini maturi, non che de’ giovinetti, ampliarsi e divenire atti a poter essere leggiermente presi da qualunque cosa che piace; è certo questo esserne divenuto, cioè Dante nella sua pargoletta etá fatto d’amore ferventissimo servidore. Ma, lasciando stare il ragionare de’ puerili accidenti, dico che con l’etá multiplicarono l’amorose fiamme, in tanto che niun’altra cosa gli era piacere o riposo o conforto, se non il vedere costei. Per la qual cosa, ogni altro affare lasciandone, sollecitissimo andava lá dovunque credeva potere vederla, quasi del viso