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Il milione (Laterza,1912)/XXI

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XXI. Della meraviglia di Baudac, della montagna

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XXI. Della meraviglia di Baudac, della montagna
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XXI (xxvii-xxx)

Della meraviglia di Baudac, della montagna.

Ora vi conterò una maraviglia che avvenne a Baudac e a Mosul. Negli anni mccxxv era uno califfo in Baudac che molto odiava gli cristiani; e ciò è naturale alli saracini. Egli pensò di fare tornare gli cristiani, saracini, o di uccidergli tutti;1 e a questo avea suoi consiglieri saracini. Ora mandò lo califfo per tutti gli cristiani ch’erano di lá,2 e misse loro dinanzi questo punto: che egli trovava in uno3 vasello iscritto che, se alcuno cristiano avesse tanta fede quanto un granello di senape, per suo prego che facesse a Dio, farebbe giugnere due montagne insieme; e mostrò loro lo4 vasello. Gli cristiani dissero che bene era vero. — Dunque — disse ’l califfo, — tra voi tutti dee essere tanta fede quanto un granello di senape: or dunque fate rimuovere quella [p. 23 modifica] montagna, od io vi ucciderò tutti, o voi vi farete saracini, ché chi non ha fede dee essere morto. — E di questo fare diede loro» termine dieci dí. Quando gli cristiani udirono ciò che ’l callffo avea detto, ebbono grandissima paura e non sapevano che si fare5. Ragunaronsi tutti, piccoli e grandi, maschi e femmine, l’arcivescovo e ’l vescovo, e pregavano assai Iddio; e istettono otto di tutti in orazione, pregando che Iddio loro aitasse e guardassegli da sí crudele morte. La nona notte apparve l’angiolo al vescovo, ch’era molto santo uomo, e dissegli che andasse la mattina6 al cotale calzolaio e che gli dicesse che la montagna si muterebbe. Quello calzolaio era buono uomo, ed era di sí buona vita, che un dí7 una femmina venne a sua bottega, molto bella, nella quale un poco peccò cogli occhi, ed egli colla lesina vi si percosse, sicchè mai non ne vidde; sicchè egli era santo e buono uomo. Quando questa visione venne al vescovo, che per lo calzolaio si dovea mutare la montagna, fece ragunare tutti gli cristiani e disse loro la visione. Allora lo vescovo pregò lo calzolaio che pregasse Iddio che mutasse la montagna; ed egli disse ch’egli non era uomo sufficiente a ciò. Tanto fu pregato per gli cristiani,8 che lo calzolaio si misse in orazione. Quando il termine fu compiuto, la mattina tutti gli cristiani9 n’andarono alla chiesa e feciono cantare la messa, pregando Iddio che gli aiutasse; poscia tolsero la croce e andarono nel piano dinanzi a questa montagna; e quivi era tra maschi e femmine, piccoli e grandi, bene centomila. E ’l califfo vi venne con molti saracini armati per uccidere tutti gli cristiani, credendo che la montagna non si mutasse.10 Istando gli cristiani in orazione dinanzi alla croce ginocchioni e pregando Iddio di questo fatto, la montagna cominciò a rovinare e a mutarsi. Gli saracini, veggendo ciò, si maravigliarono molto, [p. 24 modifica] e il califfo si convertì con molti saracini. E quando lo califfo morio, si trovò una croce a collo; e gli saracini, vedendo questo, nol sotterrarono nel monimento con gli altri califfi passati, anzi lo missono in un altro luogo. Or lasciamo di Toris e diciamo di Persia.

Note

  1. Pad. el se consegliò de zio con i suo savi, perchè... tuti i saraini del mondo vogliono gran mal a cristiani. Uno di quelli savi diseno al califo: — Lo Vanzelio de cristiani dise: «Chi averá tanta fè come è grande un gran de senavro...
  2. Pad. che stava in le suo’ contrade, li qual erano in grande quantitade, e mostròli... e fèzel lèzier, e dimandò se quel... era la veritade; ed elli resposeno de si.
  3. Correggi: Vangelo.
  4. Pad. ma tuta fiata avevano bona speranza in nel nostro Segnor, che li doveseno aidar a questo afare.
  5. Pad. ma tuta fiata avevano bona speranza in nel nostro Segnor, che li doveseno aidar a questo afare.
  6. Pad. a uno calzolaro, che aveva meno uno ochio, ch’el dovesse far lo di ordinato orazione a Cristo, e lui farla muover la montagna segondo che dimandava el califo; e diseghe la nome e la casa del calzolaro... Lui l’era omo di santa vita... e guardavase da ogni pecato; ogni di andava a messa, e fazeva elimosine segondo la soa possanza, ed era grande amigo de Dio.
  7. Pad. una zovene dona... vene a casa... per conprar do calzari: el volse veder el pè alla dona... La dona... mostròli el pè e la gamba; el dimonio tentò questo calzolar sí che l’ave dileto de veder...; ma... incontinente el de conbiado alla dona, e non volse che la stesse plui:... e ricordasse de quella parola che dise el Vanziellio: «Se l’ochio te scandoliziá, trátelo dela testa e butal via», e incontinente...
  8. Pad. ch’el promesse... ch’el farla questa orazion a misier lesu Cristo.
  9. Pad. se levano ben per tempo, e andono...
  10. Pad. E allora el calzolaro... se inzenochiò... davanti alla crosie, e levò le mane al zielo, e pregò dolzemente misier lesu Cristo... ch’el fesse muovere quella montagna de li..., aziò che tanti cristiani non dovesse perir. E quando l’ave fata questa orazion,... incontenente... la montagna se parti.