Il più lungo giorno/Il canto di Genova. Preludii mediterranei
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di nessun Dio.
Il canto di Genova, Preludii mediterranei
Poi che la nube sparve dentro i cieli
Lontani su la tacita infinita
Marina in sogno nei lontani veli
E ritornava l'anima partita
Che tutto a lei d'intorno era già arcana
mente illustrato del giardino il verde
Sogno ne l'apparenza sovrumana
De le corrusche sue statue superbe:
... ...
E cantavano in voce di poeti
Sacre fonti e le sfingi sui frontoni
Benigne un vecchio oblio parvero in proni
Umani ancor largire: io dai segreti
Dedali uscendo vidi: aerea eccelsa
Torreggiavi nel sole
Tu nel sole di Maggio:
Tutti i torpidi sogni dei mattini
Lontani dileguati
Per i chiarori innumeri del mare
Che udii? Tu tutta un turbine di suono
Tu sognavi o Regina
dentro il sole di Maggio
(imperfetta)
(attimo meridiano
II
(antenna)
Dedali uscendo apparve un torreggiare
Bianco nell'aria: innumeri dal mare
Parvero i bianchi sogni dei mattini
Lontani dileguando incatenare