In lieto e pien di riverenza aspetto
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I
N lieto e pien di riverenza aspettoCon vesta di color bianco e vermiglio,
Di doppia luce serenato il ciglio,
4Mi viene in sonno il mio dolce diletto.
Io me l’inchino, e con cortese affetto
Seco ragiono, e seco mi consiglio:
Com’abbia a governarmi in quest’esiglio;
8E piango intanto, e la risposta aspetto.
Ella m’ascolta e fisa, e dice cose
Veramente celesti, ed io l’apprendo,
11E serbo ancor nella memoria ascose.
Mi lascia alfine, e parte, e va spargendo
Per l’aria nel partir vïole e rose:
14Io gli porgo la man, poi mi riprendo.