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Io cerco moglie!/X

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X. La signora dalle caramelle

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IX XI
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X.


LA SIGNORA DALLE CARAMELLE.


Io sono stato tranchant, come è il mio solito; però ho molto sofferto. “Perchè — dicevo fra me, sorbendo un buon caffè alla pasticceria della Maddalena, deserta in quell’ora, ore dieci del mattino, — sui precedenti della contessina ci si può passar sopra, ma la mancanza di un venerdì.... Se l’erede mi viene fuori anche lui senza un venerdì, io avrò accesa un’ipoteca tremenda su tutto il mio patrimonio, materiale e morale. Ah, questo no! Ebbene, facciamo le valigie, e torniamo a Milano.„

Una piramide di marrons glacés attirò la mia attenzione. Ne presi uno e lo mangiai. Che [p. 96 modifica]malinconia! Mi venne in mente il marron glacé scomparso due giorni prima nella bocca della contessina.

Così sono scomparse le mie speranze! Ebbene, onoriamo i defunti, e siamo sempre cavalieri! Io farò omaggio alla contessina di una scatola di marrons glacés. — Prepari — dico al pasticcere — una scatola di marrons glacés e altri ingredienti, che lei mi farà il piacere di recapitare alla contessina Ghiselda.

Forse il dono è un po’ volgaruccio, ma rimedieremo con un biglietto che esprima con eleganza questi miei sentimenti.

Io ero tutto occupato a stillare il biglietto, e sentivo dalla parte del banco un confuso discorrere di caramelle, del prezzo delle caramelle, della crisi delle caramelle, quando d’un tratto fui colpito da queste parole:

— Sicuro che ne consumo di caramelle! Ogni mattina, quando mio marito esce di casa, gli metto in bocca una caramella.

Ma chi mai ha proferito queste straordinarie parole?

Chi è la prodigiosa creatura che ogni mattina mette in bocca a suo marito una caramella? Alzai gli occhi, e vidi una signora in colloquio col pasticcere: una signora di mezza età, ma [p. 97 modifica]ben portante, vestita con serietà. Mi feci attentissimo.

Il pasticcere lega il sacchetto delle caramelle e lo consegna con largo gesto alla signora, dicendo:

— E tanti, tanti saluti all’avvocato.... (Questo è il marito, l’uomo felice). — e tanti saluti anche alla signorina! Le dica pure che se vuol venire questo settembre a vedere come si fa a fare la cotognata, venga senza complimenti....

(Ma questa è la figlia, o una figlia! Io sono intuitivo! Se la madre mette in bocca a suo marito una caramella, si può presumere che anche la figlia metterà in bocca a suo marito una caramella, o qualcosa di dolce).

Io sono stupito della mia scoperta.

Rimane da sapere se questa figlia risponde anche alle esigenze estetiche.

Appena la signora è uscita, domando:

— È un avvocato da potersi fidare il marito della signora?

— Lo può prendere a occhi chiusi, come si prende la moglie.

— La moglie si prende a occhi chiusi?

— Se la prende a occhi aperti, non la prende più.

(Sono intelligenti i pasticceri in questo paese).

Dico:

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— Hanno una figliuola bruttina però....

— Oh! Un bottoncin di rosa!

— Ma è piccina, mi pare.

— Era piccina l’anno scorso, ma adesso è cresciuta: le ragazze crescono come l’erba, notte e dì.

— Non si vede quasi mai in giro, però, questa signorina bottoncin di rosa.

— Di quelle che lei vede in giro c’è poco da fidarsi — mi risponde il pasticcere, facendo una faccia assai brutta.

*

Assumo altre informazioni: l’avvocato è un buon professionista. Ha lo studio in casa propria, via X***; ma non abita in città che nei mesi d’inverno. Per tutta la buona stagione abita con la famiglia in una villetta a tre chilometri dalla città; viene giù la mattina, ritorna a casa la sera.

Della sua signora non mi hanno saputo dir niente, nè in male nè in bene. Allora deve essere una signora per bene; perchè le signore per bene sono quelle di cui non si sa dire niente.

Quanto alla signorina essa è completamente ignorata.

“Ma è naturale, caro Ginetto — dico a me stesso. — Se la signorina appartiene realmente [p. 99 modifica]alla classificazione del dottor Pertusius, questo bottoncin di rosa è una violetta mammola, e le viole mammole, stanno nascoste„.

*

Ho sospeso la partenza. Non farò più le valigie, faremo un sopraluogo. Forse ho trovato moglie!