L'anelito vano

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Sergio Corazzini

XX secolo Letteratura L’anelito vano Intestazione 14 luglio 2011 75% Da definire

 
a Giuseppe Altomonte

Alto, il mio sogno palpita fra i soli,
onde anima mia tu n'ài diletto
e nel furor dell'entusiasmo schietto
meco tu ne favelli e ti consoli.

Anima spicca i tuoi più alti voli
verso il tuo sogno glorioso e retto,
e disdegna, disdegna il corpo inetto
che la via ti preclude ove tu voli!

O canta l'inno di vittoria! Cantalo
anima! Il sogno è un sole, ed è fra tutti
il più bello che l'aureo Olimpo serri!

Ma voce suona: Uomo, tu sei Tantalo,
nel tristo lago, che i polposi frutti
mai con l'ugna e co' denti avidi afferri.