L'uom ch'al volto ha le rughe, al crin la neve

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Giovanni Canale

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura XIII. Il vecchio Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Tu che dal riguardarmi orror apprendi Folle pensier, che la mia mente ingombra
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XIII

IL VECCHIO

     L’uom ch’al volto ha le rughe, al crin la neve,
incurvato dagli anni è reso un gioco;
trema nel piè, che ’l passo ha lento e breve,
da un legno aitato, e non mai giunge al loco.
     L’offende lo spirar d’un’aura lieve
e nel piú estivo ardore a grado ha il foco;
il tacer, il parlar gli è noia greve,
poco intende e ’l suo dir è inteso poco.
     Nel suo freddo vigor l’ira l’accende,
ogni lungo piacer l’infastidisce,
nulla gli piace e ad ogni cosa attende.
     Quando piú sano appare, allor languisce;
mentre schivo a se stesso e altrui si rende,
fra miserie la vita egli finisce.