La Cicceide legittima/I/CCXLVII

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L’Autor richiesto a sollecitar una causa avanti D. Ciccio ammalato.
Ai Sig. Andreozzi.

ccxlvii.
S
Ignor, fo quanto posso, acciò che restì

     Dal Giudice D. Ciccio infin, c’ha vita,
     O bene, o mal, la causa tua spedita
     4Con la celerità, che tu vorresti:
Gli dico, e torno a dir, che brameresti
     D’uscirne, e di vederla un dì finita;
     Ma tra le confusion di glose, e testi
     8E’ sempre più la mente sua smarrita.
E tu, cui note son le confusioni
     Di quel cervel, maravigliar non dei
     11Di tante sue longhezze, e dilazioni.
Finché pende la causa in van lo sproni,
     Anzi ei penderà sempre in un con lei,
     14Perochè sempre pendono i C....