La Cicceide legittima/I/CLXXI

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Sonetti

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Consolazione a D. Ciccio.

clxxi.
L
A lite tracollata, il morto Figlio,

     Le scorse infermità pericolose
     Per verità, D. Ciccio mio, son cose
     4Da porre ogni grand’animo in scompiglio.
Tu non di men, che sei prudente, al ciglio
     Ritogli omai le lagrime dogliose,
     Ch’ove l’avversità son più scabrose,
     8Ivi più sprezza il Saggio ogni periglio.
Spera ch’al variar delle stagioni
     Ben sorgerai, qual leggier legno, a galla
     11Dal fondo delle tue tribulazioni;
Però che la fortuna anche s’installa,
     E fermasi talor sopra i C....
     14Come quei, ch’han figura d’una palla.’