La Cicceide legittima/I/CXXXV

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Sonetti

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La preeminenza di D. Ciccio.

cxxxv.
C
On questi detti un giorno i proprj vanti

     Il viril Membro esagerar s’udio:
     Oda il Mondo, e stupisca: io son quell’io
     4Padre Comun de’ Reprobi, e de’ S....
Me sol voglion le Donne ognor d’avanti,
     Gli uomini han sempre in bocca il nome mio:
     E quel ch’è più, fuor che me solo, è D....
     8Altri non è, che di crear si vanti,
I Testicoli allor, ch’ebbero a male
     Di quel suo fasto i tumidi schiamazzi,
     11Fero a lui quella replica formale:
Oh degno inver de lo spedal de’ pazzi!
     Mira D.Ciccio, e t’avvedrai, che vale
     14Un sol C.... per cento mila C....