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La Cicceide legittima/II/LXXII

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Sonetti

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II - LXXI II - LXXIII
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Il Deposito di D. Ciccio.

lxxii.
O
R, che per man de l'empie parche ingrate

     Il viver di D. Ciccio è giunto al fine,
     Diroccatevi o monti, o quà mandate
     4Del vostro sen le viscere più fine.
Spicchinsi là dal ligure confine
     Le più candide selci, e più pregiate,
     Vengan da Paro i marmi, e tragittate
     8Sien con essi sin quà le balze alpine.
Quindi a sua gloria, e per comun conforto
     Alto fe gli erga un Mausoleo, che passi
     11Oltre le nubi, e da lontan sia scorto.
Così poscia dai Posteri vedrassi,
     Ch’ei con egual fortuna, e vivo, e morto
     14Sempre su meritevole di sassi.