La man porgo alla penna, e indarno tento

Da Wikisource.
Giovanni Antonio Volpi

Indice:Zappi, Maratti - Rime I.pdf Sonetti Letteratura La man porgo alla penna, e indarno tento Intestazione 22 febbraio 2022 100% Da definire


Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Antonio Volpi


[p. 411 modifica]

I1


La man porgo alla penna, e indarno tento
     Breve stilla, Signor, de’ pregi vostri
     Sparger in carte, che i miei frali inchiostri
     Far voi chiaro non ponno, e me contento.
5Per trovar pari a Voi degno argomento,
     Norma di bel costume a’ tempi nostri,
     In quei del valor prisco alteri mostri
     Con la mente m’affiso, e poi mi pento.
Chi mai salisse di Platon per l’orme
     10A mirar quant’è bella Cortesìa
     Senz’alcun velo tra l’eterne forme:
Potrebbe sol (ciò che mio stil desia)
     Dipinger Voi d’atto e color conforme;
     Che a tanta impresa è chiusa ogn’altra via.


Note

  1. Per M.A. Mocenico Veneto Amb. a Roma, Proc. di S. Marco.