Le Ricordanze (Rapisardi 1894)/Parte prima/Unica mea
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UNICA MEA
Sovra un bocciòl di rosa
Vidi un’aurea farfalla in sul mattino
Posar l’ala amorosa,
Libando i primi e più soavi odori;
Poi su mill’altri fiori
Del tacito giardino
Alíando cogliea
La dolce stilla iblea.
Farfalla, le diss’io,
Su cento fiori al dì tu posi il volo,
Ma su la terra è solo
Il fior dell’amor mio!
Una raminga stella
Apparir vidi al pallido occidente,
E tremolante e bella
Spargea di lieti rai l’ombra terrena;
Poi, come pria serena,
Volgea tacitamente
A illuminar lontane
Sfere al nostr’occhio arcane.
O stella, le diss’io,
Tu splendi ad altre sfere, e volgi al polo,
Ma splende per me solo
La stella del cor mio!
Per la campagna aprica
Vidi un colombo candido e pietoso
Con la sua dolce amica
Gioir la più ridente ora del giorno;
A lor fec’io ritorno
Col verno tempestoso,
E morti in un amplesso
Eran nel nido istesso.
Colombo, io dissi allora,
Una è come la tua chi m’innamora,
E come te vogl’io
Morir con l’amor mio!