Le dieci mascherate delle bufole mandate in Firenze il giorno di Carnovale l'anno 1565/Quinta Mascherata

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Quinta Mascherata

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Mascherata IIII Mascherata Sesta


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Q V I N T A  M A S C H E R A T A

F A T T A  D A'  D V O I  S I G N O R I

i l  s.  m a r c h e s e  d i

Caſtiglione,

& il

S I G N O R  F A B I A N O  D A L

Monte.


AA
p p r e s e n t o s s i la quinta maſcherata, la qual: fu di duoi honorati ſignori, il ſignor Marcheſe di Caſtiglione, & il ſignor Fabiano dal Monte; iquali ingegnioſißimamente haueuano finta la Virtu, la quale stimolaua la fama a conſeguire il debito premio dell'honore: delle quali coſe finte da loro, non meno erano belli gl'habiti, che ſi fuſſero ſtate l'inuenzioni, ſi come ordinatamente ſi dichiarerà: & prima.

Abigliamento della Bufola.


E
R A la Bufola di queſta maſcherata trasfigurata in vno Elefante, con vna couerta di drappo d'oro finita intorno con frange turchine, & d'oro, ornata per tutto di gioie: ſopra dellaquale ſedeua la Fama figurata, & veſtita nell'infraſcritto modo.

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Habito della Fama.


H
Aueua la Fama vn'ornamēto ī teſta di capelli veri con veli, & gioie uagamente adornati & acconci: & il buſto tutto di tela d'oro col fondo giallo tutta piena di bocche, orecchie, & occhi di baſſo rilieuo, nel modo che è figurata da Vergilio: Le maniche di detta veſte erano di raſo turchino fornito d'oro, & del medeſimo era ancora la ſottana, che il reſtante della perſone copriua. haueua in ſu le ſpalle due belliſsime ali di penne di pauone; & nell'una delle mani teneua vna tromba d'oro brunito, la quale gli ſeruiua ancora per guidare, a modo che con redine, la Bufala, ſopra della quale ſedeua.

Habiti della Uirtu.


E
R A la Virtu figurata nelle ſei Maſchere, che doppo li ſeguiuano diſtinta in ſei parti: delle quali l'una era la Contemplazione delle coſe celeſti: l'altra la Speculazione delle coſe elementari; & il reſtante figuraua le quattro Virtu morali, cioè Prudenzia, Iuſtizia, Fortezza, e Temperanza: ancora che, e per l'Vnione che l'una ha con l'altra, & per non ſcompagnare l'ordine della maſcherata, erano veſtite tutte d'un'habito medeſimo, nella foggia che qui appreſſo diremo. Portauano primieramente in teſta vna acconciatura di capelli veri, con una

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lamine d'oro formata in vna uaga proportione à propoſito di eſſa acconciatura con ueli, perle, e gioie riccamente accomodate. Il buſto era di velluto turchino, con altre lamine d'oro; una delle quali poſaua in ſu le spalle, e l'altra in sul petto, & in quelle erano figure di baſſo rilieuo, che soſteneuano da ogni banda vn cāmeo, nel quale era del medeſimo baſſo rilieuo, ſcolpita vna attione propria di quella uirtù, che ueſtiua quello habito, e cō paſſamani d'oro, e gioie, medeſimamente ornato. Erano dietro alle ſpalle duoi aliotti di uelluto, che ſoſtenuono un drappo di ſeta finito di trina d'oro. Le maniche del detto buſto erano di tabì d'oro, con fondo roſſo, ornato di paſſamano d'oro, & ueli, e le falde di quello, lequali ueniuano à arriuare per in ſino al ginocchio, erano del medeſimo uelluto turchino, ſcompartite in sei parti. Alla fine di ciaſchuna erano certe volute rigirate con paſſamani d oro, e l'una cō l'altra congiunte con vna fibbia d'oro, & ancora in ciaſchuna di eſſe era medeſimamente in oro cōmeſſo vn cammeo, dentro al quale erano scolpite di baſſo rilieuo, figure à propoſito all'attioni di quell'iſteſſa virtù rappreſentata in quell'habito. Pēdeuano ancor'in torno à dette falde per finimēto loro molti criſtalli orientali, e napponi di seta turchina & oro. Sotto à queſte falde uſciua una sottana di tabì d'oro con il fondo roſſo, finita intorno à frangie turchine, è d'oro. In gamba haueuano [p. 30 modifica]

ſtiualetti di cuoio roſſo con vna maſchera da capo fatta d'oro brunito, e ricinti per tutto di veli di seta. Nella deſtra mano portauano i pungetti d'argento, ciaſchuno dequali haueua sopra l'inſegna notiſſima dalla rappresētata virtù

Abigliamento de Caualli.


I
Caualli di dette maſchere erano uaghiſſimamente adorni del medeſimo abigliamento. E prima nella teſtiera del cauallo ſi vedeua vna lamina d'oro brunito, sopra della quale erano sculpite di baſſo rilieuo due pitture, che ſoſteneuano un'cāmeo, che come gl' altri dimoſtraua le piu proprie attioni di eſſe virtù, ciaſcheduno della ſua, e di sotto finiua in termine, che ſi ſtendeua fino alle nari del naſo del cauallo. Sopra queſta lamine naſceua una pennachiera di penne di diuerſi colori compoſta, e finita di biſentini d'oro. Sopra il collo del cauallo, era di velluto turchino una coperta finita intorno di paſſamani d'oro con laccetti d'oro congiunti, e da ogni lato era vn cammeo come gl'altri fatto à propoſito di quella iſteſſa virtù, che sopra del cauallo sedeua. Il pettorale era del medeſimo uelluto turchino frappato, & in ciaſchuna di eſſe frappe, era una maſchera d'oro, sotto la quale pendeua una neſpola d'oro. E nel mezzo di detto pettorale era un'altro cammeo, medeſimamēte ſi come gl'altri à propoſito; Sopra

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delle groppe era vn'altra coperta, pure del medeſimo uelluto turchino, ornata con paſſamani d'oro, cammei, e gioie, con iſteſſe, & altri ſimili abigliamenti d'oro, lauorati cō ſmalto turchino, & a queſta ſchiera, ſendo proprio della virtù il vincere, toccò ad hauer il palio.


M A S C H E R A T A  S E S T A.

D E L  S.  D O N  L V I G I

d i  t o l l e d o.


SS
Eguiua appreßo la ſeſta maſcherata, che fu del Signor Don Luigi di Tolledo, nella qual'erano figurati tanti Mercurij, quante erano le Maſchere nel modo infraſcritto.


Habito della Maſchera della

Bufola.


S
Edeua in ſu la Bufola vn Mercurio, ilquale, come cōmunemente suole eſſer figurato, haueua il ſuo cappelletto in capo di colore paonazzo, fornito con ſtampe d'Argento battuto, con due aliette di tela d'Argento, è penne. Indoſſo haueua vn habito del medeſimo color cō le medeſime guarnitioni che il cappello, e nel

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Q U I N T A  M A S C H E R A T A

F A T T A  D A'  D U O I  S I G N O R I

i l  s.  m a r c h e s e  d i

Castiglione,

et il

S I G N O R  F A B I A N O  D A L

Monte.


AA
p p r e s e n t o s s i la quinta mascherata, la qual: fu di duoi honorati signori, il signor Marchese di Castiglione, et il signor Fabiano dal Monte; iquali ingegniosissimamente havevano finta la Virtu, la quale stimolava la fama a conseguire il debito premio dell'honore: delle quali cose finte da loro, non meno erano belli gl'habiti, che si fussero state l'invenzioni, si come ordinatamente si dichiarerà: et prima.

Abigliamento della Bufola.


E
R A la Bufola di questa mascherata trasfigurata in uno Elefante, con una coverta di drappo d'oro finita intorno con frange turchine, et d'oro, ornata per tutto di gioie: sopra dellaquale sedeva la Fama figurata, et vestita nell'infrascritto modo.

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Habito della Fama.


H
Aveva la Fama un'ornamento in testa di capelli veri con veli, et gioie vagamente adornati et acconci: et il busto tutto di tela d'oro col fondo giallo tutta piena di bocche, orecchie, et occhi di basso rilievo, nel modo che è figurata da Vergilio: Le maniche di detta veste erano di raso turchino fornito d'oro, et del medesimo era ancora la sottana, che il restante della persone copriva. haveva in su le spalle due bellissime ali di penne di pavone; et nell'una delle mani teneva una tromba d'oro brunito, la quale gli serviva ancora per guidare, a modo che con redine, la Bufala, sopra della quale sedeva.

Habiti della Virtu.


E
R A la Virtu figurata nelle sei Maschere, che doppo li seguivano distinta in sei parti: delle quali l'una era la Contemplazione delle cose celesti: l'altra la Speculazione delle cose elementari; et il restante figurava le quattro Virtu morali, cioè Prudenzia, Iustizia, Fortezza, e Temperanza: ancora che, e per l'Unione che l'una ha con l'altra, et per non scompagnare l'ordine della mascherata, erano vestite tutte d'un'habito medesimo, nella foggia che qui appresso diremo. Portavano primieramente in testa una acconciatura di capelli veri, con una

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lamine d'oro formata in una vaga proportione à proposito di essa acconciatura con veli, perle, e gioie riccamente accomodate. Il busto era di velluto turchino, con altre lamine d'oro; una delle quali posava in su le spalle, e l'altra in sul petto, et in quelle erano figure di basso rilievo, che sostenevano da ogni banda un cammeo, nel quale era del medesimo basso rilievo, scolpita una attione propria di quella virtù, che vestiva quello habito, e con passamani d'oro, e gioie, medesimamente ornato. Erano dietro alle spalle duoi aliotti di velluto, che sostenvono un drappo di seta finito di trina d'oro. Le maniche del detto busto erano di tabì d'oro, con fondo rosso, ornato di passamano d'oro, et veli, e le falde di quello, lequali venivano à arrivare per in sino al ginocchio, erano del medesimo velluto turchino, scompartite in sei parti. Alla fine di ciaschuna erano certe volute rigirate con passamani d oro, e l'una con l'altra congiunte con una fibbia d'oro, et ancora in ciaschuna di esse era medesimamente in oro commesso un cammeo, dentro al quale erano scolpite di basso rilievo, figure à proposito all'attioni di quell'istessa virtù rappresentata in quell'habito. Pendevano ancor'in torno à dette falde per finimento loro molti cristalli orientali, e napponi di seta turchina et oro. Sotto à queste falde usciva una sottana di tabì d'oro con il fondo rosso, finita intorno à frangie turchine, è d'oro. In gamba havevano [p. 30 modifica]

stivaletti di cuoio rosso con una maschera da capo fatta d'oro brunito, e ricinti per tutto di veli di seta. Nella destra mano portavano i pungetti d'argento, ciaschuno dequali haveva sopra l'insegna notissima dalla rappresentata virtù

Abigliamento de Cavalli.


I
Cavalli di dette maschere erano vaghissimamente adorni del medesimo abigliamento. E prima nella testiera del cavallo si vedeva una lamina d'oro brunito, sopra della quale erano sculpite di basso rilievo due pitture, che sostenevano un'cammeo, che come gl' altri dimostrava le piu proprie attioni di esse virtù, ciascheduno della sua, e di sotto finiva in termine, che si stendeva fino alle nari del naso del cavallo. Sopra questa lamine nasceva una pennachiera di penne di diversi colori composta, e finita di bisentini d'oro. Sopra il collo del cavallo, era di velluto turchino una coperta finita intorno di passamani d'oro con laccetti d'oro congiunti, e da ogni lato era un cammeo come gl'altri fatto à proposito di quella istessa virtù, che sopra del cavallo sedeva. Il pettorale era del medesimo velluto turchino frappato, et in ciaschuna di esse frappe, era una maschera d'oro, sotto la quale pendeva una nespola d'oro. E nel mezzo di detto pettorale era un'altro cammeo, medesimamente si come gl'altri à proposito; Sopra

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delle groppe era un'altra coperta, pure del medesimo velluto turchino, ornata con passamani d'oro, cammei, e gioie, con istesse, et altri simili abigliamenti d'oro, lavorati con smalto turchino, et a questa achiera, sendo proprio della virtù il vincere, toccò ad haver il palio.


M A S C H E R A T A  S E S T A.

D E L  S.  D O N  L U I G I

d i  t o l l e d o.


SS
Eguiva appresso la sesta mascherata, che fu del Signor Don Luigi di Tolledo, nella qual'erano figurati tanti Mercurij, quante erano le Maschere nel modo infrascritto.


Habito della Maschera della

Bufola.


S
Edeva in su la Bufola un Mercurio, ilquale, come communemente suole esser figurato, haveva il suo cappelletto in capo di colore paonazzo, fornito con stampe d'Argento battuto, con due aliette di tela d'Argento, è penne. Indosso haveva un habito del medesimo color con le medesime guarnitioni che il cappello, e nel