Le poesie di Catullo/30

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Gaio Valerio Catullo - Poesie (I secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Mario Rapisardi (1889)
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O Alfeno ingrato, o agl’intimi compagni anco ingannevole,
     Nulla il tuo dolce, il povero amico tuo commiseri?

E me tradire, o perfido, ed ingannar non dubiti?
     I frodolenti e gli empj fatti agli Dei non piacciono.

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5Ma tu no’l curi, e il misero mio cor lasci agli spasimi.
     Ah di’ che faran gli uomini, in chi vuoi più che fidino?

Tu tu, sleal, quest’anima allettasti alla pania,
     Tu m’inducesti a credere tutto a’ miei voti agevole.

Ed ora ritraendoti, fai che le nebbie e l’aure
     10Ogni tuo detto, ogni opera al vano aere si portino!

Oblia pure: son memori gli Dei, la Fede è memore,
     E ti faranno l’anima dal pentimento rodere.