Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXLI

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Sonetto CCXL Sonetto CCXLII

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SONETTO CCXLI.


A
Lma felice che sovente torni

     A consolar le mie notti dolenti
     Con gli occhi tuoi che Morte non à spenti,
     4Ma sovra ’l mortal modo fatti adorni:
Quanto gradisco che’ miei tristi giorni
     A rallegrar de tua vista consenti!
     Così comincio a ritrovar presenti
     8Le tue bellezze a’ suoi usati soggiorni,
Là ’ve cantando andai di te molt’anni,
     Or, come vedi, vo di te piangendo:
     11Di te piangendo no, ma de’ miei danni.
Sol un riposo trovo in molti affanni,
     Che, quando torni, te conosco e ’ntendo
     14A l’andar, a la voce, al volto, a’ panni.