Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXXXI

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Sonetto CCXXX Sonetto CCXXXII

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SONETTO CCXXXI.


L
A vita fugge, et non s’arresta una hora,

     Et la morte vien dietro a gran giornate,
     Et le cose presenti et le passate
     4Mi dànno guerra, et le future anchora;
E ’l rimembrare et l’aspettar m’accora,
     Or quinci or quindi, sì che ’n veritate,
     Se non ch’i’ ò di me stesso pietate,
     8I’ sarei già di questi penser’ fòra.
Tornami avanti, s’alcun dolce mai
     Ebbe ’l cor tristo; et poi da l’altra parte
     11Veggio al mio navigar turbati i vènti;
Veggio fortuna in porto, et stanco omai
     Il mio nocchier, et rotte arbore et sarte,
     14E i lumi bei che mirar soglio, spenti.