Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CXX

Da Wikisource.
Sonetto CXIX Sonetto CXXI

[p. 125 modifica]

SONETTO CXX.


I
Te, caldi sospiri, al freddo core:

     Rompete il ghiaccio che pietà contende;
     E, se prego mortale al ciel s’intende,
     4Morte, o mercè sia fine al mio dolore.
Ite, dolci pensier, parlando fore,
     Di quello ove ’l bel guardo non s’estende:
     Se pur sua asprezza, o mia stella n’offende,
     8Sarem fuor di speranza, e fuor d’errore.
Dir se può ben per voi, non forse appieno,
     Che ’l nostro stato è inquieto, e fosco;
     11Siccome ’l suo pacifico, e sereno.
Gite securi omai; ch’Amor ven vosco:
     E ria fortuna può ben venir meno;
     14S’ai segni del mio Sol l’aere conosco.