Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto LXXXI

by Francesco Petrarca

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Francesco Petrarca - Le rime di M. Francesco Petrarca (Bortoli) (1739)

Sonetto LXXXI

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SONETTO LXXXI.

C

Esare, poi che ’l traditor d’Egitto

     Li fece il don de l’onorata testa,
     Celando l’allegrezza manifesta,
     4Pianse per gli occhi fuor, siccome è scritto:
Es Annibàl, quando a l’imperio afflitto
     Vide farsi Fortuna sì molesta,
     Rise fra gente lagrimosa, e mesta,
     8Per isfogare il suo acerbo despitto:
E così avven, che l’animo ciascuna
     Sua passiïon sotto ’l contrario manto
     11Ricopre con la vista or chiara, or bruna.
Però, s’alcuna volta i' rido, o canto;
     Facciol, perch’i’ non ho se non quest’una
     14Via da celare il mio angoscioso pianto.