Leonardo prosatore/Novellette e bizzarrie/Dialogo fra il cervello e lo spirito che in esso abitava
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Dialogo fra il cervello e lo spirito che in esso abitava
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Dialogo fra il cervello e lo spirito che in esso abitava.
Il quale spirito ritrova il cerebro, donde partito s’era, con alta voce, con tali parole mosse:
O felice, o avventurato spirito, donde partisti! io ho questo uomo, a male mio grado, ben conosciuto. Questo è ricetto di villania, questo è proprio ammunizione di somma ingratitudine, in compagnia di tutti i vizi.
Ma che vo io con parole indarno affaticandomi? La somma de’ peccati solo in lui trovati sono. E se alcuno infra loro si trova che alcuna bontà possegga, non altrimenti come che me dalli altri uomini trattati sono; e in effetto io ho questa conclusione, ch’è male s’elli sono nimici e peggio s’elli son amici.