Lettera di Geza Kuun a Angelo de Gubernatis (1875)
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dicembre 1875
– Da una recente lettera del nostro carissimo amico conte Geza Kuun togliamo alcune parole che riguardano il distinto poeta e compositore polacco conte Ladislao Tarnowski:
«Qualche giorno fa abbiamo fatto un’escursione a Meissen ed alla stazione della ferrovia abbiamo incontrato Liszt, il quale andava a Weimar. Con Liszt ho parlato di Tarnowski. Liszt l’ama molto e ci ha lodato il talento eminente del nostro amico, cosa che il Liszt fa di rado. Parlando del nostro Tarnowski mi ha detto che lo vorrebbe meno modesto. È un desiderio che si può far di rado.» Il Tarnowski è ora di ritorno da un viaggio in Egitto. Da una sua lettera di Alessandria del 4 aprile, togliamo le seguenti impressioni: «Mon voyage dans la haute Egypte est terminé; ma pensée y est restée, mon cœur non: j’ai vu et étudié et contemplé les Pyramides, Memfis, les tombeaux de Saccarah, les tombeaux Beni Hassan qui m’émurent le plus, le splendide temple d’Abydos et celui de Denderah, toute une prière filosofique en pierre. Puis Thèbes!... Tout cela composait Thèbes qui devait être comme Londres, et Max Müller dit justement qu’ un jour les ruines de Londres rappeleront celles de Thèbes. J’ai été depuis au grand temple d’Esneh, et à celui d’Edfon, merveille de majesté; puis à Assuan, Elefantine et Fylae. Le tout est termine: l’orient! est à moi.» Nel Nilo egli corse rischio d’annegarsi; l’arabo Mohammed si gettò dietro di lui e lo salvò.
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