Li Maravigliosi Secreti di Medicina e Chirurgia/Introduzione

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Introduzione

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AL BENIGNO

LETTORE.

GIOSEPPE SCIENTIA.


SS
E ben ho preso questa sicurtà di far palese a tutto il mondo, quel che appresso il mio precettore M. Gio. Battista Zapata era secreto rarissimo e singulare, non perciò mi parrebbe di havere a essere tassato d'arroganza, e presuntione, come so che appresso qualche maledico potria intervenirmi; imperoche, se quel che da altri con tanta industria è stato trovato, e per tante esperienze approvato, volessi attribuire all'ingegno, et all'arte mia, all'hora si che veramente mostrerei fosse in me troppo audacia, e confessarei di meritar biasmo grandissimo, ma se solo si vede in me un desiderio, ch' io ho di giovar ad altri, e massime a poveri, con far palese quel che confesso haver già ritrovato il sopradetto mio Precettore con un suo lungo studio, e con la sua continua pratica esperimentato; non mi pare in vero di dovere incorrere in biasmo alcuno: percioche chi cerca giovare ad altri, non merita biasmo, anzi premio, e riputatione grandissima. So bene che da alcuni medici, e spetiali sarà tassato ĩ far palese cotali rimedij a tanti e tanti mali, e compositioni siano si facili, e dipoca spesa essendo che hoggidì fussi tutto il contrario: ma so questi tali haranno carità verso i poveri,non solamente credo lo loderanno, ma anco se essi haranno qualche bel rimedio facile, et conveniente ad alcuna sorte d'infermità, me lo [p. iv modifica]
concederanno, acciò si faccia partecipe alli nostri, poverelli, li quali il più delle volte per impossibilità, o per fuggire le tediose spese d'alcuni medici, e speciali, lasciano radicarsi i mali addosso, e farsi incurabili. Son certissimo che i medici, li quali qua leggeranno, subito diranno essere cosa d'Empirici, medicar con secreti. Ma rispondino di gratia, qual medico è quello, che per lunga esperienza non habbia notato, e messo da banda semplici overo composti secreti? e qual sorte de medici fa più maravigliar il mondo, se non questa tale, che con cose semplicissime, e facilissime, guarisce ogni cosa che vuole? Ma acciò questi, c'hanno le bocche fetenti di medicine, tacciano; l'intento nostro non è di trattar con li secreti indifferentemente, e senza ragione, ma metodicamente, e secondo che richiede la natura del male, con la proprietà del medicamento, confermata, e fondata poscia la ragione, e con la lunga, e certissima esperienza. Pigliarete dunque con quell'amore che vi sono dati, questi nostri secreti da preservarvi, e da curarvi da qual si voglia sorte d'infermità, sì in medicina come in cirugia, li quali havendo appresso di voi, sarete certissimi d'havere tutta la vera medicina provata, per migliaia di volte; e se io vedrò che questi vi siano accetti, durerò ancor fatica maggiore in mettere insieme altri maravigliosi, e stupendi secreti, de quali il detto mio Precettore mi fece più tempo fa consapevole; si come so, che farà ancora M. Gio. Battista Ciociani pur discepolo, il quale adesso ad altro non attende, che a metterne insieme di molti osservati, et imparati da detto precettore, più tempo fa, degni veramente d'essere intesi per utilità del genere humano.