Libro di sentenze/Democrito filosofo

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Democrito filosofo

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Epicuro filosofo Teofrasto filosofo
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democrito filosofo.

Lo male altrui non tel fare allegrezza.

Cominciamento di nimistà è la lingua villana.

Non imporre altrui quello che tu non poteresti1 patire.

Dona quello che disideri che ti sia donato.

Meglio è d’avere gli lusinghieri a scoperti nimici, che avegli2 ad amici.

Neuna giustizia è più capitale che di coloro, che malvagiamente ingannano, mostrando che siano buoni.

Neuna cosa è più onesta, e di più alto cuore, che disdegnare ricchezze.

Forte e constante è l'animo, che non si turba nelle cose aspere.

Piggiore è la paura della battaglia, che la battaglia medesima.

Troppo motteggiando,3 la verità si perde.

Tanto si vergogna l'uomo, quanto egli cognosce.

Gli doni isviano gli felloni prenzi.

Se farai bene al malvagio ricco, non averai grado se non da lui; ma se farai bene al buono povero, avera’ne grado da qualunche lo saperà.

Colui che nel ragionamento infra gli amici è bugiardo, come nella ringhiera sarà veritiero?

Colà ov’è la volontà, ivi s’assottiglia lo ’ngegno.

Tutte le cose sono strane a noi; solamente lo tempo è nostro. [p. 25 modifica] A pena si compiono4 con buono fine le cose che hanno rio cominciamento.

Molte cose da’ allo stolto: né grazie n’arai né merito.

Sieti maggior cara d’imparare che d’insegnare.

Lo ricco avaro non sofficente a sé, è povero.

Note

  1. Il T.P. potresti.
  2. Il T.P. averli.
  3. Il T.P. tencionando
  4. Il Ms. compino.