Ma qual orrendo risonar bisbiglio
Odo d’intorno a quest’alpestre roccia?
Ov’è l’invitta mazza; Ecco s’approccia
L’insidioso di Laerte figlio. 5Non mai ghermì con dispietato artiglio
Rapace nibbio la tremante chioccia,
Com’io già l’empio afferro ed arronciglio,
Insin ch’io veggia di suo sangue goccia.
Al fiero pasto dei compagni aggiunto 10Sarai ben tosto, maledetta volpe,
S’avvien, che sii da queste man raggiunto.
Vuo, che il mio dente ti smidolli e spolpe,
Col resto dello stuolo a te congiunto,
Vendicatore di tue sozze colpe.