Manuale teorico-pratico per la coltivazione della vigna latina/II/II

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Terzo anno della vite

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CAPITOLO II.

Terzo anno della vite.


97. — Secondo molti coltivatori, si potrebbe avere il frutto anche nel terzo anno, ma una lunga esperienza insegna che torna più conto per mille rapporti averlo nel quarto anno di età. Ed è appunto per questo che nell’anno scorso fu lasciata un'unica gemma, per riavere nel terzo anno l’unico ramo che avevamo nel secondo. Nel terzo anno pertanto non si dovranno che ripetere tutte e singole le operazioni fatte nell’anno precedente (92, 93, 94, 95). [p. 39 modifica]

E solo nella seconda epoca della potatura invece di lasciare una gemma se ne dovranno lasciare due (96).

98. — Ora queste due gemme, che sono state lasciate nel tralcio che fu reciso, sono destinate a dar vita a due pampini, ai quali sarà riserbato l’onore di aprire il periodo fruttifero della vite nell’anno venturo, che sarà il quarto di età, ed il primo fruttifero.

99. — Al fine poi che essi prosperino e crescano rigogliosi, conviene che siano soli, onde loro non venga meno la nutrizione per gl’inutili e parassiti germogli che inopportunamente spuntano nel legno vecchio, o dalle sotto-gemme (10, 11, 12).

Per adempiere a queste indispensabili incombenze vi atterrete strettamente alle regole prescritte per il taglio verde (136, 137, 138, 152, 153, 154, 155, 156).

Non si credono necessarie neanche in quest’anno le canne, che se occorressero solo delle punte per conservare diritti i due pampini, si possono avere con una spesa insignificante.