Manuale teorico-pratico per la coltivazione della vigna latina/II/IV
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CAPITOLO IV.
Quinto anno della vite, e secondo fruttifero.
118. — Voi vedrete che la nostra vite, la quale ha già dato il primo frutto, dopo la vendemmia non differisce da quello che era l'anno scorso, alla stessa epoca (fig. 8), a meno che oltre i due tralci verticali, che aveva anche allora, ha un terzo tralcio piegato all'ingiù, fornito di uno o due pampini, che vi hanno dato l'uva (fig. 10). Se adunque l'anno scorso per potarla doveste tagliare due tralci, oggi ne dovete tagliare tre, ed il terzo lo reciderete molto opportunamente in novembre.
119. — Il taglio del novembre colpirà il tralcio che portò i frutti, per cui lo chiameremo taglio
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Fig. 10.
del passato, e ciò si farà per soleggiare ed arieggiare meglio i tralci che restano, i quali sono destinati alla futura riproduzione.
120. — Nella prima epoca della potatura, come al solito, si pulisce la vite dai succhioni ed altro, e finalmente quando la vite avrà finito di gemere, e cioè alla fine di aprile, si daranno due colpi per recidere, come l’anno passato, i due tralci; il primo colpo troncherà il capo a frutto, e cioè il più alto del ceppo; per cui lo chiameremo colpo del presente, essendo destinato dare l'uva in quest’anno. E l’altro colpo, che troncherà il capo a legno, il quale fornirà la raccolta nell’anno venturo, sarà detto colpo dell’avvenire.
121. — Notate bene che, d’ora in poi, voi dovrete ripetere un egual taglio in tutti gli anni, per cui si può conchiudere che il vero taglio completo e perpetuo, secondo il sistema razionale, è quello che vi ho ora descritto, e che può definirsi colla speciosissima formola del professore Courtois, taglio del passato, taglio del presente e taglio dell’avvenire (fig. 10). Dovendo ciò fare adunque tante volte, quanti anni durerà la vigna, e dovendo ripetere ogni anno le stesse cure e gli stessi lavori, credo opportuno separatamente darvi tutte le regole e precetti necessarii per l’annuale coltivazione della vigna.