Libro IVCapitolo VII
§. IV.
Del Casale di Porticchio distrutto
../Del luogo distrutto, chiamato Farato
../Di Loritello, Loretello, Lauritello, o Rotello
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9 aprile 2009
75%
Storia
<dc:title> Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Andrea Tria</dc:creator>
<dc:date>1744</dc:date>
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<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
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20151202171912
Memorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino - Libro IV Capitolo VII §. IV. Del Casale di Porticchio distrutto Giovanni Andrea TriaMemorie storiche civili, ed ecclesiastiche della città, e diocesi di Larino.djvu
Libro IV
Capitolo VII
§. IV.
Del Casale di Porticchio distrutto
13. ABbiamo memoria di questo luogo nelle Bolle di
Lucio III. e d’Innocenzo IV.
come pure nel Registro delle Arcipreture della Diocesi Larinesi legge : Archipresbyter
Portichii. Né abbiamo altra memoria della sua fondazione. Egli
è distrutto, ma vi sono in piedi molti avanzi delle sue fabbriche, poste sopra un colle, che ha
intorno un fertilissimo Territorio, lontano da
Serracapriola tre miglia, e tre miglia lontano anche da Lorirello, e da circa
cinque in sei miglia da S. Croce. Supponiamo, che fusse distrutto nel tempo medesimo che fu dato fuoco.
ad Ururi d’Ordine di D. Pietro di Toledo Viceré di Napoli, come si è detto in
parlarsi di detto
luogo; e ciò a cagione, che anche egli era abitato dagl’Albanesi, che vi si
introdussero dopo la prima sua distruzione avvenuta per le generali disgrazie,
alle quali furono sottoposti più luoghi, e Terre di questa Diocesi, come
altre volte si è detto ; tantocche al presente egli è un feudo rustico, che
si possiede dal Monastero de’ Canonici Regolari di S. Agnello, detto volgarmente
S. Aniello di Napoli.
14. La sua Chiesa, dedicata al glorioso S. Donato, Vescovo, e Martire a tempo
del nostro governo di Larino ritrovassimo, che era già stata riedificata; e
perché non ancora s’era posta in uso, in occasione della nostra visita fàtta
li 31.Ottobre 1734. fu ordinato ad Andrea Salotti di Campobasso,
Affittatore di
questo feudo, che provedesse la medesima Chiesa di tutto il bisognevole per la
celebrazione del Sagrificio della S. Messa, almeno ne’ giorni festivi di
precetto, per comodo de’ Coloni, non avendo i medesimi altra Chiesa in quei
vastissimi Territorj, come negl’atti di detta Visita p.258. e segg.