Mentre altier fulminava
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XXIX
PER MARCANTONIO COLONNA IL VECCHIO
Difese Verona da’ francesi.
Mentre altier fulminava
Chiuso tenendo il forte petto e ’l tergo,
Dentro dorato usbergo,
Là dove Adige lava,
5Videro Euterpe e Clio, coppia canora,
Il mio gran Colonnese,
Delle cui palme Italia alma s’onora;
E le sublimi imprese
Féro sonar quanto Ippocrene infiora
10Il Castalio paese:
Or dolce il cor mi tocca
Febo a rinnovellar sua gloria antica;
E perchè dolee io dica,
Di mel m’empie la bocca.
15Deh chi mi dà la lira,
Sulle cui corde è buon poeta arciero?
Tacersi è rio pensiero,
Se il Cielo a dir ne ispira.
Qual per le piagge Mauritane ardenti
20Il gran Re delle fere,
Se mira incontra sè selve pungenti,
Scuote le giubbe altere,
Ed empie di terror spumoso i denti
Le cacciatrici schiere;
25Tal nel più fier periglio
Tremaro il gran Roman l’armi di Francia,
O s’ei vibrò la lancia,
O se rivolse il ciglio.
Ma io tra il vulgo di rossor non porto
30Le guance mai cosparse,
Se corto canto, o citareggio corto;
Taccia il vulgo; bell’arte
E per breve sentir condursi in porto.
O progenie di Marte,
35Dell’ali tue men forte
Aquila poggia, ancorchè d’Ida al monte
Rapì la bella fronte
Per la stellante Corte.