Mio Dio, quel cuor, che mi creaste in petto
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I
Mio Dio, quel cuor, che mi creaste in petto,
Per l’immenso amor vostro è angusto e poco,
Nè può in carcer sì breve, e sì ristretto
Starsi tutto racchiuso il vostro fuoco.
5Pur che poss’io, se all’infinito oggetto
Non è in mia man di dilatare il loco?
Più vorrei, più non posso. Ah mio diletto,
Voi per voler, voi per potere invoco.
Più vorrò, più potrò, se voi vorrete:
10Ma poi che prò, se ’l vostro merto eccede
D’ogni voler, d’ogni poter le mete?
Deh me guidate alla beata sede!
E colassù di ritrovar quiete
Il mio poter nel voler vostro ha fede.