Nuove inventioni di Camillo Agrippa Milanese sopra il modo di navigare/All'Ill. et Rev. Cardinale Borromeo

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All'Ill. et Rev. Cardinale Borromeo

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Nuove inventioni di Camillo Agrippa Milanese sopra il modo di navigare Epigramma


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A L L' I L L.MO  E T  R E V.MO

SIGNORE, IL SIGNOR



ME pare, Illuſtriſs. & Reuerendiſs. Prencipe, che ſia coſa ragioneuole di riconoſcere tutte le ſcientie prima dal grande Iddio, come cauſatore del tutto, & poi la buona educatione, & amicitie de'Spiriti gentili, ad alcuni de'quali io sò di douer molto per li buoni offitij, ch'eſſi fanno con tanta prontezza, & tanto amore, a quali non darò nome, per non entrar in adulatione. Ma dirò ſolo, benche in queſta Opera mia ſi tratti della Nauigatione per Mare, eſſerne vn'altra per Terra, nella quale non ſi truoua manco fortuna, tempeſta, naufragij nel pratticar con gli huomini di mala mente, che ſia nel Mare tra Scilla, & Cariddi a mezza notte il verno. Et però m'è parſo di dedicarla a V. S. Illuſtriſſima, accioche vegga quel che vi ſarà a propoſito per pelegrinar queſto tempeſtoſo Mare di tribulationi, & compir queſta Nauigatione vitale, quale ſoggiace a tanti pericoli. Contra ſi fatti pericoli nelle nauigationi ordinarie è aſſai profitteuole la Calamita. Ma nella nauigatione terreſtre tanto turbuenta, quanto ſi sà, è aſſai più profitteuole rimirar

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ſempre Iddio, qual non ha biſogno d'aiuto, ſi come ha la Calamita. Perche da lui procede ogni bene, & per lui ſi può entrar nel vero porto della ſalute. Si che ſarà dunque bene, che queſta Opera vada in luce per dar alli profeſſori della nauigatione queſte inuentioni mie, quali ſaranno, come io ſpero, molto gioueuoli, & piaceranno a quelli, che ſi dilettano di tali intelligentie.

     Di V. S. Ill.ma& Reu.ma






Humil.moSer.re





Camillo Agrippa.


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A L L' I L L.MO  E T  R E V.MO

SIGNORE, IL SIGNOR



ME pare, Illustriss. et Reverendiss. Prencipe, che sia cosa ragionevole di riconoscere tutte le scientie prima dal grande Iddio, come causatore del tutto, et poi la buona educatione, et amicitie de'Spiriti gentili, ad alcuni de'quali io sò di dover molto per li buoni offitij, ch'essi fanno con tanta prontezza, et tanto amore, a quali non darò nome, per non entrar in adulatione. Ma dirò solo, benche in questa Opera mia si tratti della Navigatione per Mare, esserne un'altra per Terra, nella quale non si truova manco fortuna, tempesta, naufragij nel pratticar con gli huomini di mala mente, che sia nel Mare tra Scilla, et Cariddi a mezza notte il verno. Et però m'è parso di dedicarla a V. S. Illustrissma, accioche vegga quel che vi sarà a propoſito per pelegrinar questo tempestoso Mare di tribulationi, et compir questa Navigatione vitale, quale soggiace a tanti pericoli. Contra si fatti pericoli nelle navigationi ordinarie è assai profittevole la Calamita. Ma nella navigatione terrestre tanto turbuenta quanto si sà, è assai più profittevole rimirar

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sempre Iddio, qual non ha bisogno d'aiuto, si come ha la Calamita. Perche da lui procede ogni bene, et per lui si può entrar nel vero porto della salute. Si che sarà dunque bene, che questa Opera vada in luce per dar alli professori della navigatione queste inventioni mie, quali saranno, come io spero, molto giovevoli, et piaceranno a quelli, che si dilettano di tali intelligentie.

     Di V. S. Ill.maet Rev.ma






Humil.moSer.re





Camillo Agrippa.