O Peregrin, che muovi errante il passo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Deconti
VII
O Peregrin, che muovi errante il passo
Per quest’arena, ov’erba mai non crebbe,
Questo è lito crudel, ch’ingrato bebbe
Il sangue di Pompeo di vita casso.
5Onusto di trionfi, e non mai lasso
Il grande Eroe, cui tanto il Tebro debbe,
Quì tradito cadette, e qui non ebbe
Per sepolcro nè pure un nudo sasso.
Tu, se barbaro sei, la sabbia impressa
10Ammira del gran tronco, e il suolo adora
Ove Roma con lui perde se stessa.
Ma se Romano sei, mirandoti ora
Da catena servil la destra oppressa,
Qui la perduta libertà deplora.