O troppo vaghe e poco fide scorte
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Cornelio Bentivoglio
IX
O troppo vaghe e poco fide scorte,
Che ’l primo varco apriste al crudo Amore,
Onde con seco nel domato core
Tutta introdusse sua funesta corte:
5Gelosie, tradimenti, e mal accorte
Brame, eterni sospetti, e reo dolore,
Breve speranza con perpetuo errore,
Odio di vita, e gran desio di morte.
Or che farem, poichè il crudel tiranno,
10Di noi s’è fatto donno, e con baldanza
Ragione ha tratta dal regal suo scanno?
Questo non so; so ben, ch’ancor n’avanza
Nel nostro grave irreparabil danno
De’ disperati l’ultima speranza.