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Odissea (Salvini)

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greco

Omero Antichità 1742 Anton Maria Salvini poemi epici letteratura Odissea Intestazione 10 settembre 2019 25% Da definire

Traduzione dal greco di Anton Maria Salvini (1742)
Antichità
  •  Libro I 
IL parlamento degl’Iddei, nel primo;
Infuso ardir da Pallade a Ulisse.
Il parlamento, e provisione anile,
E la navigazione con Minerva.
Nestore alloggia, e col figlio accompagna
Telemaco, e la Dea via se ne vola.
Alloggiato è pel padre dagli Atridi.
Naviga Ulisse in un spezzato fodero.
Nausicaa porta Ulisse nella Scheria.
Da i Re di Scheria è ben accolto Ulisse.
Feaci a i ludi fan prova d’Ulisse.
Co’ Lotofagi e Ciconi il Ciclope.
L’opre d’Eolo, Lestrigoni, e di Circe.
Coll’Anime s’incontra in Dite Ulisse.
Le Sirene, li scogli, e i buoi del Sole.
Entra alla fine in Itaca sua patria
Accompagnato da’ Feaci Ulisse.
Eumeo porcaro alloggi al campo Ulisse.
Torna da Sparta in Itaca Telemaco.
Il suo Padre Telemaco ravvisa.
Colui, che ’l can domestico conobbe
Il caprajo ed i Proci a ferir presono.
Contesa d’Iro, e vittoria d’Ulisse,
E doni fatti da’ Proci a Penelope.
La Vecchia dal segnal ravisa Ulisse.
Incoraggì Giove co’ tuoni Ulisse,
E co’ medesmi sbigottì gli Achei.
Penelope lo stral di trar propone.
Con duro ferro i Proci uccide Ulisse.
Penelope conosce il suo consorte.
Co’ Greci pugna Ulisse, il padre e ’l figlio.