Odo talor da chi passar mi vede
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giacomo Canti
III
Odo talor da chi passarmi vede
Col viso smorto, e gl’occhi mesti, e bassi,
Dir: costui certo arde d’amore, e stassi
In pene, e guai senza sperar mercede.
5Pur l’aspra mia nimica ancor non crede
Ciò, ch’altri dice, e ch’ancor sanno i sassi,
E spargo al vento le parole, e i passi,
Se cerco al mio gran male acquistar fede.
Talchè sono già presso a uscir di vita;
10Nè mi cale il morir, che so, ch’io porto
Purtroppo al core aspra mortal ferita.
Ma vorrei ben giacchè mi muoio a torto,
Che la crudel dopo la mia partita
Credesse almen, che sol per lei son morto.