Omai fugge in Tracia il gelo
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LXXXVI
VI
Strofe.
Omai fugge in Tracia il gelo,
Ride il cielo,
E per noi zefiro spira:
Omai Flora in terra appare,
5E sul mare
Più Nettun fier non s’adira.
Antistrofe.
In stagion tanto gradita
L’alba invita
I mortali alla lor arte:
10Altri a giogo i tori lega,
Altri spiega
Fiere insegne al crudo Marte.
Epodo.
Il nocchier vara sua nave,
E fa solchi entro l’Egeo:
15Ma per me cetra d’Orfeo
Sposerassi inno soave;
E d’allor cinto le chiome
Lungo il Tebro io dirò come
Deggia ornarsi un sacro nome.
Strofe.
20Caro al Cielo, o limpid’Arno,
Non indarno
Sopra i fiumi alzi la fronte:
Siìde’ figli, e de’ tuoi regi
Sono i pregi,
25E quaggiù le glorie conte.
Antistrofe.
I tuoi Cosmi, alta memoria,
Han vittoria
Sull’onor de i più possenti:
Ferdinandi odo ammirarsi,
30E cantarsi
De i Leoni, e de i Clementi.
Epodo.
Ma fulgor tanto lontano
Non dia lume a’ versi miei;
Sian per me lampi Febei
35I bei rai del grande Urbano.
Gedeon se al sacro Tempio
Minacciasse oltraggio, o scempio
Madian con nuovo esempio.
Strofe.
Su, cor mio, chè in poppa io sento
40Sì bel vento,
Che disgombra ogni tempesta:
L’alma Euterpe ecco n’ha scorto
Dentro il porto;
A dar fondo il ferro appresta.
Antistrofe.
45Alle ciglia de’ vulgari
Poco chiari
Sono gli astri anco del cielo;
Ma con gli occhi al mondo saggi
Stansi raggi,
50Cui null’ombra unqua fa velo.
Epodo.
Odo dir con nobil plettro
Di bei fior cosparsa Clio:
Voi, che accende alto desio
D’aureo manto e d’aureo scettro,
55Grand’onore è farsen degno;
Ma per Dio reggere il regno
D’ogni onor trapassa il segno.