Opere volgari (Alberti)/Nota sul testo (volume II)/Versione della «Dissuasio Valerii»

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Versione della «Dissuasio Valerii»

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Versione della «Dissuasio Valerii»
Nota sul testo (volume II) - Naufragus Indici (volume II)
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IX

VERSIONE DELLA «DISSUASIO VALERII»

A) TESTIMONIANZE

manoscritti


Firenze
Biblioteca Nazionale
1. Cod. Magl. VIII. 33 (F9).

Cart. sec. XV; descritto a pp. 448 sgg. di questo volume.

cc. 31r-33v: Risposta fatta a un singhulare amicho e molti chonsigli e senpri dati all opera delle ttorre donna ex. Leonis Bap. traslatum ex., di cui le ultime quattro parole forse aggiunte dalla mano dell’Alberti.
Roma
Biblioteca Vaticana
2. Cod. Barb. Lat. 4051 (V5).

Cart. sec. XV; descritto a p. 408 di questo volume.

cc. 38v-42r: titolo quasi uguale a F9, ma senza le quattro parole ivi aggiunte in fine.

EDIZIONE


L. B. Alberti, Opere volgari, a cura di A. Bonucci, cit., vol. I, pp. 215-224, sotto il titolo: Intorno al tor donna. Edizione fondata sul cod. F9 . [p. 458 modifica]

B) LA PRESENTE EDIZIONE

Nella nota premessa al suo testo il Bonucci rilevava il fatto che il titolo dell’opuscolo nel cod. Magi, è seguito dalle parole: «Leonis Baptista traslatum», e congetturava che «la Lettera fosse stata scritta originalmente in latino dall’Alberti e poi da lui stesso voltata in volgare; oppure, che scritta in latino da altri, fosse da lui messa in italiano: sebbene l’assieme dei pensieri e del metodo con cui è stesa, per noi sia bastante argomento a farci credere che nell’una e nell’altra lingua... sia uscita dalla penna di Leon Battista». In seguito a questa ipotesi del Bonucci la lettera è stata considerata come opera originale dell’Alberti fino al 1955 quando abbiamo dimostrato che si tratta invece di un rifacimento della Dissuasio Valerii del Map1. La scoperta non è senza importanza per la storia dell’antifemminismo del Rinascimento, ed è assai utile per l’intelligenza e per l’edizione del testo volgare curato dall’Alberti.

In questa ‘traduzione’ egli ha usato larga libertà, semplificando l’originale e soprattutto scartando gli elementi della tradizione ascetico-religiosa medievale, riducendolo insomma conforme ai propri gusti e allo spirito dell’età sua. Essa vale perciò a documentare sì la fortuna dell’opera del Map nel ’400, ma ancora meglio a sottolineare la diversità fra l’antifemminismo del Medioevo e quello dell’Umanesimo. Mancano elementi per stabilire la data di questa versione, ma sarà forse da assegnare al biennio 1436-37, cioè a poco prima o a poco dopo l’Epistola a Paolo Codagnello, con cui ha strette attinenze di argomento. Anzi è possibile che questa ‘traduzione’ sia da identificarsi con qualcuna delle altre lettere al Codagnello a cui si accenna all’inizio di quella Epistola2. Comunque sia di ciò, essa si inquadra benissimo fra gli altri diversi scritti volgari e latini dell’Alberti sull’amore, le donne ed il matrimonio; e in tale contesto acquista anche un significato che trascende il valore di un semplice volgarizzamento. Per una più ampia considerazione dei rapporti della versione con l’originale del Map e con le altre opere dell’Alberti, e per indicazioni bibliografiche sulla tradizione [p. 459 modifica]deill’antifemminismo rimandiamo il lettore al nostro articolo sopra citato.

Il nostro testo si fonda sul cod. Vaticano, che è molto più corretto del Magi, e più attendibile dal punto di vista della lingua. Per la Dissuasio ci siamo serviti della edizione critica del De nugis curialium di Walter Map curata da M. R. James3, che riproduciamo qui a piè di pagina con pochi ritocchi in modo da permettere al lettore di rendersi conto puntualmente del lavoro compiuto dall’Alberti. Nell’apparato diamo nota delle varianti più importanti dei codici.

C) APPARATO CRITICO

p. 369 x. F9 Né tacere non posso 2. F9 ucelli 10. F9 tempi 11. F9 V5 parola e piena 12. F9 voluntà.
p. 370 10. F9 V5 ci (oppure ei) commise 15. F9 giudicare quello tti pare.
p. 371 2. F9 V6 niuno 4. F9 ghuarj 10. F9 V5 eloquenzio 19. F9 quello.
p. 372 8. F9 sanno indiletagli 10. F9 seguente 13. F9 sua 16. V5 om. e.
p. 373 7. F9 fastia 9. F9 om. che 13. F9 V5 utole.
p. 374 1. F9 confesso duolmi; F9 Bastati 10. F9 o durezza; F9 gradirà 11. F9 la fede ripetuta due volte 13. F9 doti neno vostri, F9 e più ssi 14. F9 vostro 16. F9 V6 Foronco.
p. 375 4. F9 a chi prediletti 5. F9 promulgano 8. V5 capita 9. F9 tante 13. F9 in dare; V6 Chunnio, F9 Chonnio corr. in Chunnio 18. F9 chi sapori e leghi.
p. 376 1. F9 om. sola 3. V6 Pachunnio, F9 Paccunnio 5. V5 una arbore 7. F9 potessino 8. F9 V6 tuo 13. F9 femina.
[p. 460 modifica]p. 377||2. F9 s’afferman che l’uomo 11. F9 V5 Lucia (variante pure di qualche cod. della Dissuasio).

p. 378||3. F9 om. così adunche e volendo e non volendo pure nuocono 9. F9 sua fatica 11-12. F9 così in deplorando il suo caso o da essere deplorato.

p. 379||2. V5 chemuove; F° V5 Licia (che lascio stare, benché non confermata dalle fonti antiche). I codd. della Dissuasio leggono o Pennutia o Vergentio, a cui il James sostituisce il nome della madre di Platone, Perictione (ma la copia del Boccaccio nello Zibaldone, cod. Laur. Plut. XXIX. 8, ha Itia); cfr. Diog. Laert., III, 1, Apul., I, 1 8. F9 vermine 9. F9 sola 13. F9 congiunto.

p. 380||5. F9 cominciata.


Note

  1. Cfr. «Lettere italiane», VII, 1, pp. 3-13.
  2. L’Epistola verrà inclusa nel vol. III di questa edizione. Vedi intanto Bonucci, Op. volg. cit., vol. V, pp. 233 sgg.
  3. Oxford, 1914. La Dissuasio si legge nelle pp. 143-58. Cfr. il nostro articolo cit., p. 4, n. 4.