Opere volgari (Alberti)/Nota sul testo (volume III)/De amore

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De amore

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Nota sul testo (volume III) - Deifira Nota sul testo (volume III) - Sofrona

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VII

DE AMORE

A Paolo Codagnello

A) TESTIMONIANZE

manoscritti

Firenze
Biblioteca Nazionale
1. Cod. II. IV. 38 (F1).

Descritto nel vol. I, pp. 367-68. Contiene a cc. 172r-177r De Amore, indirizzato a P. Codagriello; conclude: ex venetiis die decima Januarii.


2. Cod. Magl. VIII. 33 (F9).

Descritto nel vol. II, pp. 448-49. Contiene a cc. 22v-30v: Epistola mandata da uno amico al altro riprendendolo del suo amore e che abbi riguardo alla diversità e fastidiosa maniera delle donne: Leo bap. albertus Paulo Codagniello bononie s.p.d.


Roma
Biblioteca Vaticana
3. Cod. Barb. Lat. 4051 (V5).
Descritto nel vol. II, p. 408. Contiene a cc. 26r-38r: Epistola a P. Codagnello di M. B . Alberti. [p. 396 modifica]

edizione

Opere volgari di L. B. Alberti, annotate e illustrate da A. Bonucci, vol. V, Firenze, 1849, pp. 231-52.

B) LA PRESENTE EDIZIONE

Le varianti di sostanza e di stile fra i tre codici non sono molte, ma sono sufficienti per distinguerli in due gruppi: da una parte F1 e dall’altra V5 e F9. Di sostanza le più cospicue sono, per esempio, le seguenti:

F1 V1 F9
p. 252, 29 dieci molestissimi dì otto molestissimi di
p. 263, 31 dotto ingegno mediocre ingegno

Più numerose le differenze stilistiche largamente illustrate nel nostro apparato. In molti casi si tratta del riordinamento delle frasi; talvolta dell’aggiunta di qualche parola. Se, come è lecito supporre (salvo nei casi dovuti a semplice errore), questi cambiamenti risalgono a correzioni d’autore, il problema è quello di sapere quale delle due ‘versioni’, F1 o V5 F9, rappresenti l’ultima volontà dell’Alberti. La soluzione a questo problema è complicata da diversi fattori. Prima di tutto, nessuno dei codici è autografo né porta emendamenti autografi. Tutti e tre riportano lezioni evidentemente errate, o difettose per omissioni e fraintendimenti. Il testo di F1 è certamente più corretto degli altri due, e più autorevole per il fatto che figura nella ben nota silloge delle opere albertiane messa insieme intorno al 1438, e da noi adoperata per l’edizione di varie opere del Nostro. D’altra parte, oltre a certe differenze stilistiche, ricorre qua e là in V5 F9 qualche parola di più che non figura in F1; come pure con quasi altrettanta frequenza si registra il caso inverso. Tali differenze si possono spiegare in parte çome semplici sviste, trattandosi spesso di singole parole rimaste nella penna dei copisti; sebbene, rimane il dubbio in alcuni casi se si tratti piuttosto di voluta omissione. V5 e F9 sono strettamente legati da comuni errori e numerose altre lezioni, anche se certe varianti escludono la diretta dipendenza l’uno dall’altro. Mentre F9 è più scorretto e contiene varie omissioni, V5 riporta, sebbene raremente, qualche lezione che non figura né in F9 né in F1. [p. 397 modifica]

In questa situazione, in cui è estremamente difficile determinare la precedenza in base a considerazioni stilistiche, ci è parso meglio fondarci sul testo di P, ma di accogliere da V5 F9, laddove sono concordi quelle poche parole che mancano in F1 . Così il nostro testo, per la lingua e lo stile, è quello di Fl, rinforzato leggermente nella sostanza da qualche piccola aggiunta tolta da V5 F9. L’apparato registra tutte le varianti importanti, inclusi pure i vari errori che illustrano i rapporti tra i codici e quanto abbiamo detto sopra della loro correttezza. A suggello anziché a sostegno del nostro modo di risolvere il problema delle due ’versioni’ attiriamo l’attenzione del lettore sulla variante a p. 254, 28, in cui da V5 interviene si passa a F9 intervenia e a F1 intervenne.

Quest’ultima variante ricorre in un passo in cui l’autore si riferisce ad un’opera precedente intitolata Deifira (il testo a pp. 225-45 di questo volume) scritta probabilmente prima del 1434 (cfr. a p. 387). Ma per la data del De amore, che è affine per argomento a quell’opera, abbiamo altre indicazioni più precise: nel riferimento a esso nel dialogo Sofrona composto e dedicato al nipote del cardinale Lucido Conti nel tardo 1437 (testo a pp. 267-71; e cfr. a p. 400 di questo volume). Sembra perciò probabile, come argomentava già il Mancini, che questa epistola al Codagnello risalga al gennaio di quello stesso anno, quando l’Alberti poteva essersi recato da Bologna a Venezia (donde la sottoscrizione in F1 che riportiamo anche noi in fondo al testo)1. Delle altre lettere indirizzate all’amico Codagnello da Firenze, a cui allude l’Alberti nel De amore, non rimane più traccia, a meno che non si tratti della versione volgare della Dissuasio di Walter Map (per cui vedi vol. II, p. 458).

C) APPARATO CRITICO

p. 249 4. V5 mordace troppo e maldicente 8. F1 om. al tutto 11. V5 né credo meli fusse, F9 mali 13. V5 F9 così vivendo 22. F1 della tua: V5 creduto, F9 ceduto: V5 F9 dove.
p. 250 1. V5 F9 da Cupidine, che non 4-5. V5 F9 ove io con mio dire a te veda potere prestare 8. V5 quelle tu, F9 quella tu 12. V5 F9 om. solo 13. V5 F9 dirti 14. V5 F9 confermita libero a tuoi 24. V5 F9 in questo 25. V5 F9 né puoi né suoi negarmi 29. V5 F9 quale e’ pruova in se tiene l’iniquo amore 36. F1 om. così.
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p. 251 1. V5 sofrirne, V5 F9 miseria 5. V5 F9 om. se 7. V5 F9 e dolore 10. F1 quelle 11. F1 sudare 18. V5 F9questi tutti 19. V5 F8 volendo essere quanto essere mi sforzerò 27-29. F9 om. consumi. Troverai in te... a’ freddi, e 30. V5 quelle ore tutte in quali 32. V5 F9 sederti sui marmi 33. V5 F9 or quelli e quegli altri 35S. V5 F9 tornano.
p. 252 4. V5 F9 om. e: V5 F9 om. tu 7. V5 F9 om. si 10. F9 sochiudere, V5 succhiedere 17. F1 om. quasi 19. F1 om. per trovare 22. V5 F9 d’averti 23. V5 F9 om. ivi 24. F9 questo e or di quello altro 25. V5 F9 vedisti 27. F1 om. piangendo 29. V5 F9 otto.
p. 253 1. V5 F9 l’amore avere 2. V5 ti sciolga, F9 in tempo disciolga: V5 F9 tanta quale te 9. F9 non però essere 16. V5 F9 te in quelle punto essere 17. V5 F9 sospiri tuoi 18. V5 F9 tanto 25. F1 festivi accaggiono tu, e in marg. rari accaggiono, V5 F9 festivi acagione che raro achagiono tu 31. V1 F8 quello in cui erra.
p. 254 3. V5 F1 a te so, e 7. F1 volesti quel che tu 13. V5 F9 proseguire 13-14. F9 om. molesti desiderii, poco raro e brevissimo gaudio, triste recordazioni 16. F1 om. teco 19. V5 F9 sguardi 22. V5 F9 a me può meno parere 28. V5 interviene, F9 intervenia 29. V5 F9 avea imparato iniqua 36. V5 F9 pezzo.
p. 255 I. V5 F9 perversa mente 4. V5 F9 ivi male 5. F1 a molto, F9 om. a 7. V5 F9 più lungi non avere 13. V5 doleragli: vorrebbesi, F9 dorragli anche e vorrebbesi 18. V5 F9 inette... sciocche e insulse 22. V5 F9 quell’altra parte abandonati 24. V5 F9 V5 F9 26. V5 F9 ti renda a proposino (sic) 27. V5 F9 parere non 31-32. V5 F9 dondolona diventata colla voce quale (intendi: equale?) a chi.
p. 256 1. V5 F9 così fece e così disse 2. F1 raccontan: V5 tutta la vita 5. F1 om. forse, F9 fusse 8. V5 F9 nieghi con femmina 12. V5 F9 parte niuna 13. F1 in qual 15. F1 litigginose 17. V5 F9 loro vedi 20. F1 om. mio 24. V5 F9 a lei seguiate... fede servendo a lei 28. V5 F9 per il quale 34. V5 F9 niuno o non 36. V5 F9 altro suo merito.
p. 257 1. V5 F9 indegna essere 2. V5 F9 debbi puoi quanto 8. V5 F9 om. e 11. V’ PV5 F9 richiedere e dicono 12. V5 mi risalutò: F9 restrinsemi 12. V5 F1 due 21. F9 guardie e paure 22. V5 F9 la aritardi 24. V5 F9 così ti piacesse 25. V5 F9 om. in 27. V5 F9 suggettissimo 32. V5 F9 ci mandi insino a casa.
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p. 258 3. V5 F9 Né dubitare: V5 F9 dico 4. V5 femmina niuna si 5. F9 om. vive: F9 om. mai 7. v• F1V5 F9 om. per 8. V5 F9 loro a questo basta 15. V5 F9 altro panno altrove: F1 om. poi 18. F1 om. bella e 22. V5 F9 pongono mai 25-26. V5 F9 argomentasi più essere nei seguenti astuta e dotta 27. V5 F9 con chi costei si consigli 34. V5 F9 conoscono te: V5 F9 dimostrano più 36. V5 F9 om. mia.
p. 259 7. V5 F1 la sai, F1 lasciai 8. V5 F9 om. sopra 9. V• F1V5 F9 da uno monte e la tua amata stessi ivi 24. V5 F9 E tu poni mente se nella 29. V5 F9 rugoso, guizzo e fusco 29-30. F1 om. e fusco, quale tu vedi ... le gote e i labbri erano 33. V5 F9 guizza sotto panno tiene.
p. 260 3. V5 F9 oziose 4. V5 di qua e di qua, F9 di qua e di là 7. V5 F9 quale con loro non perdesse 8. Codd. panerette fastidio avere (tolgo fastidio anziché proporre qualche integrazione): V5 F9 le panche, tavole 9. F1 om. gridando 11. V5 F9 anzi non dicesti, non volesti 12. V5 F9 se gli avessi morto (V5 morti) il marito 14. V5 F9 asordare 15. F9 om. e colà 21. V5 F9 che così niuna 35. F9 noje, V5 F1 moglie: V5 F9 le fortune.
p. 261 6. V5 F9 discendere 8. V5 F9 esse 11. V5 F9 vizio questo o per 14. V5 F9 perseverarle 19. V5 F9 sappi 22. V5 F9 stabili 23. V5 F9 e a mutare 27. V5 F9 pensando 31. V5 F9 in estremi pericoli 32. V5 F9 l’onore 35. V5 F9 om. a.
p. 262 4. F1 om. e contentamento 9. V5 F9 e impresa 15. V5 F9 in memoria 20. F1 om. sempre 26. V5 F9 mostrando d’amarti.
p. 263 1. V5 F9 fellonia 7. V5 F9 E questo quando 11-12. F1 om. come nell’altre mie lettere disputammo 14. F1 diletti ... sollazzi ... pieni, ma il resto della frase al singolare 17. F1 om. suoi 22. V5 F9 si inchiuderti in quale loco 23. V5 F9 tanto che ella pure 26. F9 ametoria, V5 avetoria, F1 om. amatoria 30. F1 om. in tutto 31. V5 F9 ogni mediocre ingegno.
p. 264 6. V5 F9 aver teco voluto essere 8. F1 om. te 13. V5 F9 scrivere 16. V5 F9 om. Ex Venetiis die decima Januarii.


Note

  1. G. Mancini, Vita di L .B. A., 2a ed. cit., pp. 139-41 . lvi pure qualche indicazione bibliografica intorno al Codagnello.