Operette morali (1918)/Avvertenza bibliografica

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Avvertenza bibliografica

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Proemio Storia del genere umano
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AVVERTENZA BIBLIOGRAFICA


Le edizioni delle Operette morali sono le seguenti:

1. Delle ‘Operette morali’ del conte Giacomo Leopardi: Primo saggio (nell’Antologia di Firenze, n. 61, gennaio 1826, pp. 25-43).

Questo primo saggio fu riprodotto quell’anno stesso nel Nuovo Ricoglitore di Milano. Comprendeva il Dial. di Tim. ed Eleandro, il Dial. di C. Colombo e P. Gutierrez e il Dial. di T. Tasso e del suo Genio familiare. Su questa pubblicazione v. LEOPARDI, Studi filologici, Firenze, 1845, pag. 47.

2. Operette morali | del conte | Giacomo Leopardi | Milano | presso Ant. Fort. Stella e Figli | MDCCCXXVII.

Di pp. 256 + 4 inn. in-32. Precede questa avvertenza:

GLI EDITORI

Abbenché dagli antichi maestri siasi le mille volte ripetuto, e si ripeta tutto giorno dai moderni, essere la morale la vera scienza dell’uomo e la più utile alla civile società, vedesi che ben poco vien essa studiata, preferendosi altri studii cotanto meno proficui. Forse ne potrebbe esser cagione il tuono cattedratico che ordinariamente vi s’impiega: onde la mente, non allettata dall’amenità dello stile, né dalla varietà dei soggetti, facilmente si stanca, né può senza noia proseguir la lettura di certe Opere, ancorché talora fornite di pregi non comuni.
 A tale inconveniente savissimo riparo ha posto l’Autore di queste Operette, spargendo in esse le più belle grazie della lingua, e congiugnendo alla varietà la singolarità degli argomenti che ne invogliano a leggerle, come può scorgersi dall Indice che è qui infine; intento ei sempre a rendere l’animo e più elevato e più forte per difendersi dai colpi non men dalla (sic) prospera che dell’ avversa fortuna, contro ai quali qualunque siasi mortale dovrebbe trovarsi ognora preparato.

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Di queste medesime Operette già un Saggio vedemmo l’anno scorso sì nell’Antologia di Firenze e sì nel Nuovo Ricoglitore di Milano, il quale non fu al certo disgradito: onde con ragione speriamo che dandole or tutte, e tutte intatte quali ci vennero regalate dall’Autore, anche più accette debbano riuscire, e che a noi pure i colti e retti Leggitori sapran grado, da che in esse intendiamo di presentar loro il frutto di lunghissime meditazioni d’uno scrittore e pensatore di cui oggidì l’Italia non ha il maggiore, né il più sincero.

3. Operette morali | di | Giacomo Leopardi | Seconda edizione | con molte aggiunte e correzioni | dell’Autore | Firenze | presso Guglielmo Piatti | 1834.
Di pp. 292 in-32. Precede la seguente avvertenza:

L’EDITORE AI LETTORI

Il rapido smercio della prima edizione di questa Operetta, che ad onta della piccola mole è il frutto di lunghe e serie meditazioni di uno dei più belli ingegni che adornino le Lettere italiane, non è il minore argomento del merito riconosciuto della medesima. Ond'è che per soddisfare alle richieste che ne venivano, credei gratificarmi ai lettori de’buoni studi, riproducendola sull’ edizione milanese del 1827, la quale è stata riveduta e ritocca dall’Autore, ed accresciuta di alcune note e dei due ultimi dialoghi.

G. P.

4. Prose | di | Giacomo Leopardi | Edizione corretta, accresciuta, e sola approvata dall' Autore | Napoli, | presso Saverio Starita | Strada Quercia n. 14 | 1835.

Di pp. 198 in-32. A pp. 197-8 «Correzioni degli errori di stampa. Precede un occhio: ‘Opere | di | GIACOMO LEOPARDI vol. II’; e a pie’ della prima pagina d'ogni foglio è segnata l’indicazione : «LEOP. op. mor. Vol. I».
 È il 2° vol. delle Opere, che lo Starita aveva annunziato di voler pubblicar in quattro volumi; e pare che poi avrebbero dovuto essere sei (v. Epist. del L., III, 30). Il 1°, pubblicato l’anno innanzi, comprendeva i Canti.
 Le Operette dovevano formare il 2° e il 3° volume. Ma l’edizione fu interrotta dopo il 2° volume (I delle Prose) per ordine del Governo borbonico, che impedì anche lo spaccio di quel 2° volume: di cui perciò pochissimi esemplari furono divulgati tra gli amici del L. (cfr. Epist., III, 30; e per la storia dell’edizione MESTICA, in Scritti letter. del Leopardi, II, 433-36). [p. lv modifica]

Esso conteneva soltanto le Operette fino a tutto il Parini. Precedeva una Notizia che si può leggere negli Scritti letterari, II, 386.
 Il titolo di Prose comparso la prima volta in questa edizione derivò dal proposito che aveva l’Autore di far seguire alle Operette altre prose, come fece più tardi il Ranieri nella edizione qui appresso segnata, dove però alle Operette (I, 143 e II, 5) si premette il loro titolo speciale: Operette morali.

5. Opere | di | Giacomo Leopardi | edizione accresciuta, ordinata e corretta, | secondo l’ ultimo intendimento dell’Autore | da | Antonio Ranieri | Firenze | Felice Le Monnier | 1845 2 voll. in-16.

Le Operette morali sono nel vol. I, pp. 143-317 e nel II, pp. 5-97. In fondo a ciascun volume sono alcune Avvertenze dell' ab. Amerigo Baisi relative alle Operette. Una seconda impressione corretta fu eseguita nel 1849. Per la storia di questa edizione v. F.P. LUISO, Ranieri e Leopardi, storia di un' ediz , Firenze, Sansoni, 1899 ; e MESTICA, Studi leopardiani, Firenze, Le Monnier, pp. 356-9.
 Da questa e dalla precedente edizione rimase escluso il Dialogo di un lettore di umanità e di Sallustio, che fu compreso nel volume: Di GIAC. LEOP. | volume terzo | Studi filologici, raccolti e ordinata | da PIETRO PELLEGRINI e PIETRO GIORDANI | Firenze, Le Monnier, 1845, pp. 289-91. Sulla storia di questo volume si possono vedere le curiose lettere del Giordani pubbl. da I. DEL LUNGO: P. Giordani e i primordi della Bibl. Nazionale di Felice Le Monnier, Firenze, 1916. Più tardi nell' edizione lemonnieriana il Sallustio fu riprodotto da G. Mestica negli Scritti letterari II, 277-9.

Delle posteriori edizioni, per nuove cure spese intorno al testo, meritano di essere ricordate le quattro seguenti:

6. Le Prose originali di Giacomo Leopardi: nuova edizione corretta su stampe e manoscritti a cura di Giovanni Mestica, Firenze, G. Barbèra, editore, 1890.

Contiene le Operette approvate dal L. con la Comparazione delle sentenze di Bruto Minore e di Teofrasto vicini a morte e i Pensieri.

7. Operette morali di Giacomo Leopardi ricorrette sulle edizioni originali con introduzione e note ad uso delle scuole da Nicola Zingarelli, Napoli, Pierro, 1895.

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8. Le Prose morali di Giacomo Leopardi commentate da Ildebrando della Giovanna, Firenze, Sansoni, 1895.

Contiene oltre le Operette, compreso il Dialogo di un lettore di Umanità e di Sallustio, la Comparazione delle sentenze ecc. e i Pensieri. In una seconda impressione del 1899 fu aggiunto un saggio dello Zibaldone.

9. Opere di Giacomo Leopardi da lui approvate: Canti, Paralipomeni, Operette morali, Pensieri secondo la revisione su manoscritti e stampe preparata da Giovanni Mestica, Firenze, Succ. Le Monnier, 1906.

Il volume consta di due parti con distinta numerazione per ciascuna. La seconda comprende le Operette e i Pensieri.

A queste edizioni s’aggiunge la presente, la quale ha inteso di riprodurre criticamente il testo delle sole Operette morali, che stanno da sé per le ragioni discorse nel precedente Proemio, escludendone il Sallustio secondo le intenzioni dell’Autore, ma riportandolo in Appendice, affinché nulla mancasse delle parti che comunque appartennero al corpo dell’opera. Dopo le diligentissime cure del Mestica poco rimaneva da fare per la correzione del testo; e la lezione da lui data nell’ edizione del 1906 fu presa infatti a fondamento della presente. Ma non fu senza qualche utilità la nuova collazione di tutte le altre e, sopra tutto, dell’autografo che di tutte le Operette del ’27 si conserva tra le carte leopardiane della Biblioteca Nazionale di Napoli; e che per la prima volta è stato studiato da me. Che ho creduto opportuno segnare, insieme con le varianti delle principali edizioni e dell’autografo, tutte le lezioni che nell’autografo sono cancellate e risultano anteriori a quella da ultimo preferita; e riferirle nell’ordine della loro successione, quando l’Autore ne tentò più d’una, prima di giungere alla definitiva: mettendo in tal caso, tra parentesi quadre quelle succedute alla primitiva. Tutte queste lezioni abolite nello stesso manoscritto si troveranno non contrassegnale da nessuna sigla a pie’ di pagina, sotto alle altre che furono invece conservate nell’autografo o introdotte nelle stampe ma da ultimo abbandonate. E tutte queste varianti son certo che [p. lvii modifica]potranno dar materia a utilissimi confronti per gli scolati che siano condotti a intendere le finezze della prosa leopardiana, e per tutti gli studiosi della sua arte meravigliosa.
 Nelle Note mie raccolte, come fu desiderio costante dell’Autore per le sue, in fondo al volume ho profittato, com’era naturale, dell’opera de’ miei antecessori, segnatamente del commento ricchissimo del Della Giovanna, nonché dell’altro pure accuratissimo dell’amico Zingarelli. Ma mi sono sforzato di usare la massima sobrietà. E anche qui un ornamento della presente edizione saranno le molte postille marginali inedite che ho tratte dall’autografo.

G.G.


SIGLE USATE NELLE VARIANTI.


A = Autografo.
M = ed. di Milano, 1827.
F = » Firenze, 1834.
N = » Napoli, 1835.
R = » Firenze, Le Monnier 1845, a cura del Ranieri.
B = » Firenze, Barbèra, 1890, a cura del Mestica.
S = » Firenze, Successori Le Monnier, 1906.