Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. III, 1973 – BEIC 1724974.djvu/392

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388 nota sul testo


Il secondo figura solo in B e P:

p. 241, 11 Dopo t’adolorano leggono: P «Ma levati e sera’ vincitore. Io vedo l’errore ...»; B «Ma levato che serai vincitore. Io vedo ...» .

Vedremo fra poco altre varianti di questo gruppo. A questo punto basta confessare che queste due frasi sono di poco conto, anche se forse possono credersi, con maggior probabilità di quelle di Ve1, come aggiunte dell’autore. D’altra parte bisogna aggiungere che pure F1 contiene una frase che non ricorre altrove nei codici:

p. 245, 15 Alla fine dell’opera legge: «Io ne vo in essilio, né so del tornare».

Ma, insomma, a parte le frasi già riferite sopra, la sostanza del testo rimane uguale in tutti i codici, e i problemi si riducono alla scelta del testo-base e alla valutazione di alcune varianti di non grandissimo peso.

Non abbiamo tra le testimonianze un codice autografo né una copia corretta dall’autore. Ma abbiamo il cod. F1, la ben nota silloge di opere dell’Alberti che ci è servita per l’edizione di altri testi, e che ci offre per la Deifira un testo buono e molto corretto. Esso si distingue da alcuni o da tutti gli altri codici nei passi indicati sopra e in altre varianti che qui conviene passare in rassegna; il che ci darà modo pure di classificare e valutare meglio la tradizione manoscritta.

p. 230, 10 A B C P T M3 M2 Co H Ve1
Amai contra mia voglia,
volli quello che mi dispiacea.
F1 F9 V1 Ve2 M
volontà

Non escludo che possa trattarsi qui di variante nata da erronea lettura (volia - volta). Ma vista già la possibilità che si possa forse trovare in A B C P T M3 qualche aggiunta dell’autore, vediamo ora altre varianti di questo gruppo. Le seguenti sembrano sorgere da errori:

p. 232, 18 A B C P T (M3)
io ti profersi stare e fare e dire ... qualunque cosa a te piacesse.
Altri codd.
Manca stare
p. 234, 8 A B C
per vile o bella ch'ella sia
T P M3 per vile e bella sia

per vile ch'ella sia