Pagina:Anonimo - Matematiche Fascicolo terzo, 1839.djvu/56

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ferisca, non più al cubo primitivo, ma bensì ad uno dei piccoli cubi, nei quali egli è stato decomposto.

4. Prima di procedere oltre, facendo una breve digressione, cade quì in acconcio il far vedere, che vi sono una infinità di maniere per formare il quadrato ed il cubo di un numero qualunque intiero o frazionario proposto, seguendo sempre a tale oggetto delle regole analoghe a quelle, che abbiamo date in addietro (Tema primo, pag. 58, 63).

E primieramente considerando in un numero intiero la prima cifra a destra, (ch’è di unità), come una prima parte del medesimo, ed il sistema di tutte le altre a sinistra, (ch’è di diecine), come una seconda parte, si può asserire di aver già dimostrato,

«Che, riguardando un numero intiero qualunque come decomposto per addizione in coteste due parti, per formare il di lui quadrato si deve fare separatamente

1.° I1 quadrato della sua prima parte

2.° Il doppio prodotto della 2.ª per la prima

3.° Il quadrato della seconda;

E quindi sommar tutto insieme.

E che per formare il cubo di un numero intiero qualunque si deve fare separatamente

1.° Il cubo della sua prima parte