Pagina:Bentivoglio, Guido – Memorie e lettere, 1934 – BEIC 1753078.djvu/445

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nota 439


rire...» a «in Ispagna». E questa del tutto imputabile, com’è evidente, al tipografo, il quale invece di continuare dopo la parola «Spagna» ha inavvertitamente saltato alcune righe continuando dopo il ripetersi della parola nell’espressione: «in Ispagna».

Ed altre lacune ancora, sia pur piú brevi di quest’ultima citata, potremmo indicare nell’edizione di Venezia, dove qualche volta un errore si deve a singolare sbaglio di lettura, come «all’incontro» invece di «Alincourt» (p. 135). In un punto poi, (libro primo, capitolo ottavo, p. 83) troviamo una lacuna comune a tutte e due le edizioni, e fortunatamente evidentissima e facilissima a colmarsi; segue alle parole «Monsignor Graziani» e le parole che mancano sono: «Vescovo d’Amelia e monsignor Burgi», e ci sono date da ciò che è nelle pagine seguenti.

Con la stessa data di queste due prime edizioni ne usciva un’altra a Venezia: Memorie del Card. Bentivoglio ecc. in Venezia 1648 appresso Paolo Baglioni. È essa pressoché una riproduzione di quella edita dai Giunti e Baba; vi appaiono le medesime inesattezze e le medesime lacune, e solo qualche parola, come qualche nome proprio di cui piú che evidente è apparso ai nuovi stampatori l’espressione errata, venne corretta. Il Mazzucchelli ricorda due traduzioni che si ebbero in francese, fatta «l’una dal Valdory, la quale non è mai stata impressa, l’altra dall’Abate di Vayrac che rifece quasi da quella del Valdory e la diede alle stampe a Paris chez André Coillecteau 1615 (sic), Tomi 2, in 8°»1.

Un’altra edizione delle Memorie si ebbe in Italia nel sec. XIX: G. Bentivoglio, Memorie, con correzioni e varianti dell’edizione di Amsterdam del 1748 (sic) ecc., Milano, Daelli e C., 1864. Gli editori, dopo aver rilevato come vi siano diversitá fra l’edizione di Venezia e quella di Amsterdam, anzi come, a lor giudizio, siano le due edizioni «perpetuamente diverse», e che la veneziana, migliore, si sarebbe potuta correggere con l’aiuto dell’olandese, dichiarano: «se non che ci parve meglio non toccar nulla e riproducendo l’edizione veneta porre infine il catalogo delle varianti e correzioni».

Cosi, però, finirono col non correggere nulla.

  1. Mazzucchelli, Gli scrittori d’Italia, s. v.