Pagina:Berchet, Giovanni – Scritti critici e letterari, 1912 – BEIC 1754878.djvu/172

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una villania fatta al signor Ginguené da un italiano! È noto a tutti di che modo l’Alfieri pagò d’ingratitudine un favore usatogli spontaneamente dal signor Ginguené, quando questi cercò di salvargli dalle mani del fisco di Francia la libreria ed i manoscritti. La lettera che il signor Ginguené, dolente dell’insulto onde vide ricompensato il proprio zelo, scrisse su di ciò all’abate di Caluso, e l’indole stessa del fatto, dimostrano quanto sia stato il torto dell’Alfieri. In discolpa di lui nulla può dirsi saviamente; e, se avessero spaccio tuttavia gli arzigogoli e gli insulsi sotterfugi de’ retori, appena appena diremmo che quell’atto villano lo commetteva l’autore del Misogallo, ma che Vittorio Alfieri non lo sapeva.

Grisostomo.