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192 l'elegia di madonna fiammetta


[Pirro]: fu figliuolo di Achille e fu crudelissimo in arme e con fiero aspetto, il quale ammazzò re Priamo con gran crudeltá. Però dice Virgilio:

At non ille, satum quo te mentiris, Achilles
Talis in hoste fuit Priamo; sed iura fidemque
Supplicis erubuit, corpusque exsangue sepulchro
Reddidit Hectoreum, meque in mea regna remisit.

[Aen., II, 540-543.]

[Aiace]: fu figliuolo di Talamone figliuolo di Eaco com’è detto dinanzi e fratello di Pelleo padre di Achille, e fu figliuolo di Essiona sorella di re Priamo la quale tolse Talamone nella prima distruzione di Troia quando fu guasta per Ercule e per Giasone quando andavano a conquistare il vello d’oro. [Aiace] fu fortissimo e valorosissimo in arme il quale uccise se medesimo per disperazione non potendo avere l’arme di Achille.

[Orfeo]: fu di Tracia e fu figliuolo di Appollo il quale prese per moglie Euridice la quale morendo, esso pel grande amore che le portava andò allo ’nferno per averla con la sua cetera con la quale sonava molto bene. Essendo lí sonò tanto bene che la detta Euridice li fu conceduta con patto che non si dovesse mai voltare indietro; e voltandosi all’uscire della porta dello ’nferno, la riperdé e per questo non volle mai piú usare con femina. Laonde fu ammazzato dalle femine perché abbandonò il coito delle donne e badava alli giovani, come dice Ovidio:

Ille etiam Thracum populis fuit auctor, amorem
In teneros transferre mares, citraque iuventam
Aetatis breve ver et primos carpere fiores.

[Met., X, 83-85.]

[O felice colui etc.]. Di questa beata vita attribuita alli villani lavoratori secondo pone qui l’autore, parla Virgilio nel