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238 | varianti. |
V.
Pag. 162. |
È la lezione più comune. Il Vossio sulla traccia di buoni codici emenda:
Dein mî altera da secunda centum, |
credendo così ridotta la frase e più elegante e più catulliana. Heinsio: Deinde mi altera mille deinde centum.
Pag. 164. |
Lezione adottata dal Partenio, dallo Scaligero, da Achille Stazio e da Palladio Fusco. Secondo il Vossio, laserpicium è detta la pianta da lac serpicium, o piuttosto da laseris spica. Il Mureto preferisce laserpitiferis, che torna lo stesso, giacchè è volgare, che i Latini scambiarono in alcuni casi, per vezzo di pronunzia, la ti con la c, come fanno ora gl'Inglesi.
Ibidem. |
In un esemplare, che fu del Commelino, leggesi