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dissoluzione degl’ideali, allora tristezza profonda lo invade, ride d’un riso amaro, come quello di cui si vede qualche segno nel pazzo: ciò costituisce l’umore tedesco, quale lo studieremo in Heine.

L’ideale romantico è questa intimità, questa malinconia, quest’umorismo. Che forma prende? Forme gotiche: grandi ombre in mezzo alla luce; ci è l’indefinito, il vago, il misterioso, il fantastico, ci si vede l’uomo che abita nelle ombre.

Qui non trovate niente di reazione, trovate la manifestazione d’un gran popolo, un nuovo mondo venuto dalle viscere del paese, il sentimento nazionale.

        Questa scuola romantica càpita in Francia quando in Germania già aveva perduto il suo regno, colla filosofia di Goethe e di Schiller. Trova un popolo dedito alle applicazioni sociali, che oggi diremmo positivo, in mezzo alle sue grandi lotte. Ci era una letteratura ufficiale e falsa, perché tutte le letterature auliche fioriscono nel falso. La letteratura imperiale era in Francia quello che in Italia la letteratura del regno italico di Eugenio Beauharnais. Il Giordani scriveva il panegirico di Napoleone, il Cesari disputava di lingua e traduceva Terenzio, il Monti scriveva la Musogonia e la Proposta, l’Istituto Lombardo era in fiera lotta con la Crusca. Il grande contenuto di Alfieri e di Foscolo è sciolto nelle ultime poesie, sonetti e canzoni che il Monti faceva a chiunque ne chiedesse. Questa letteratura aulica in Francia era in decadenza, quando ci capitò il romanticismo, specialmente per opera di madama di Staël e del suo libro De l’Allemagne. Per opposizione all’impero la gente che combatteva Napoleone, vedendo in lui la tirannia all’interno, il regno della spada al di fuori, e cercava una diga nell’idea religiosa e in quella di autorità, trasformò il romanticismo tedesco, ne fece uno strumento politico, di partito, un’arma di guerra. Il sentimento religioso puro del romanticismo tedesco (però anche certi tedeschi congiuravano servendosene, per esempio gli Schlegel) si trasforma, diventa papato, con Bonald, De Maistre, ecc... Comincia la guerra contro il secolo XVIII.

        Ma lasciamo il romanticismo francese, senza vedere ora che